Al via i lavori per il Premio Amnesty International Italia, per la sezione Big.

Tutti possono segnalare all’indirizzo info@vociperlaliberta.it, entro il 20 febbraio, brani che siano stati pubblicati tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023, che siano interpretati da un artista italiano noto e che trattino appunto temi legati alla Dichiarazione universale dei diritti umani.     
Una commissione composta da esponenti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà ne selezionerà dieci. Le nomination verranno quindi sottoposte a una giuria di importanti addetti ai lavori (giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, docenti universitari, studiosi, intellettuali, referenti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà), che eleggerà tra le canzoni candidate il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, 2024.
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Il Premio Amnesty International Italia, Sezione Big, istituito nel 2003, ha acquisito grande risonanza nel panorama italiano

Il Premio Amnesty International Italia, Sezione Big, istituito nel 2003, ha acquisito grande risonanza nel panorama italiano grazie alla sua capacità di portare avanti tematiche di cruciale importanza legate ai diritti umani. Questo prestigioso riconoscimento è stato creato dalla Sezione Italiana di Amnesty International in collaborazione con il concorso “Voci per la Libertà”, con l’obiettivo di coinvolgere artisti di spicco a livello nazionale, che attraverso le loro canzoni possano contribuire alla sensibilizzazione sulla difesa dei Diritti Umani. 

Il Premio, diventato ormai un appuntamento di rilievo nel panorama culturale italiano, ha ottenuto un notevole impatto nella promozione dell’importanza dei diritti umani, promuovendo la consapevolezza critica e la riflessione sulle sfide che ancora affrontiamo nella società contemporanea.

La prima edizione del premio, nel 2003, è stata vinta da Daniele Silvestri con il brano “Il Mio Nemico”. Questa canzone si è distinta per le sue parole evocative ed emozionanti, che hanno attirato l’attenzione su numerose tematiche connesse alle violazioni dei Diritti Umani.

Negli anni successivi, le edizioni del premio hanno continuato a evidenziare canzoni di grande impatto sociale. Nel 2004, Ivano Fossati è stato premiato con la canzone “Pane e Coraggio”, che affronta con grande sensibilità il tema dell’immigrazione clandestina. Nel 2005, i Modena City Ramblers hanno conquistato il premio con il brano “Ebano”, un inno emozionale legato alla campagna di Amnesty International “Mai più violenza sulle donne”.

Il premio ha continuato a mettere in luce canzoni significative che affrontano temi urgenti.

Nel 2006, Paola Turci ha vinto con “Rwanda”, un testo suggestivo e di denuncia che ha richiamato l’attenzione sulla tragica vicenda del genocidio che ha colpito il Ruanda nel 1994. Nel 2007, Samuele Bersani ha trionfato con “Occhiali Rotti”, un brano che ha riportato alla ribalta la terribile vicenda del reporter Enzo Baldoni, che ha pagato con la vita il suo coraggio e la sua determinazione.

La lista dei vincitori continua ad arricchirsi nel corso degli anni. Nel 2008, i Subsonica hanno ottenuto il premio con “Canenero”, un brano toccante che affronta il tema dell’abuso sui minori. Nel 2009, Vinicio Capossela ha conquistato il riconoscimento con “Lettera di Soldati”, una canzone di grande impatto emotivo. Nel 2010, Carmen Consoli ha trionfato con “Mio Zio”, un brano che ha saputo sensibilizzare sul tema dei diritti umani.

Nel 2011, Simone Cristicchi ha vinto il premio con “Genova Brucia”, una canzone che ha affrontato in modo intenso e commovente il tema delle tragedie collettive. Nel 2012, Fiorella Mannoia e Frankie Hi-NRG hanno creato uno splendido duetto con “Non è un Film”, una canzone che ha saputo toccare le corde del cuore dell’ascoltatore, mentre nel 2013, un altro duetto, questa volta dialettale, ha conquistato il premio: Enzo Avitabile e Francesco Guccini hanno presentato “Gerardo Nuvola ‘e Povere”, un brano che ha affrontato con forza e poesia le disuguaglianze sociali.

Nel 2014, i fratelli Max e Francesco Gazzè hanno ricevuto il premio con il loro brano “Atto di Forza”, un inno potente contro la violenza sulle donne. Nel 2015, Mannarino ha catturato l’attenzione con il brano “Scendi Giù”, che ha denunciato con vigore la tortura e le ingiustizie. Nel 2016, è stato il turno di Edoardo Bennato con la sua canzone “Pronti a Salpare”, un’ode all’accoglienza e alla solidarietà nei confronti dei migranti.

Nel 2017, Nada Malanima ha lasciato un’impronta profonda con la sua “Ballata Triste”, una canzone toccante che ha affrontato il tema del femminicidio. Nel 2018, Brunori Sas ha vinto il premio con il brano “L’Uomo Nero”, un’autentica denuncia dell’intolleranza e del razzismo. Nel 2019, Roy Paci ha conquistato il pubblico con “Salvagente”, una canzone che ha esaltato l’importanza dell’integrazione e della diversità.

Nel 2020, Niccolò Fabi ha regalato una riflessione profonda con il suo brano “Io Sono L’Altro”, sottolineando l’importanza dell’empatia e dell’accettazione delle differenze. Nel 2021, i Negramaro hanno portato il messaggio di inclusione e uguaglianza con “Dalle Mie Parti”, un inno a un mondo senza discriminazioni e senza confini. Nell’edizione del 2022, Carmen Consoli ha trionfato nuovamente con “L’Uomo Nero”, una canzone che, con sarcasmo e critica, mette in evidenza come il sovranismo possa portare alle violazioni dei diritti umani.
 
Infine nel 2023 vince Manuel Agnelli con “Severodonetsk”, brano che mette l’essere umano al centro, rendendolo il vero protagonista al di sopra della geopolitica e delle ragioni di stato.

In ogni edizione un’apposita commissione composta da rappresentanti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà valuterà tutte le canzoni segnalate dal pubblico, secondo i requisiti richiesti, all’indirizzo info@vociperlaliberta.it . I brani proposti dovranno essere composti o interpretati da artisti italiani noti, devono affrontare temi legati alla Dichiarazione universale dei diritti umani e pubblicati tra il 1 gennaio e il 31 dicembre dell’anno precedente all’edizione in corso.
Successivamente, una giuria composta da importanti figure del mondo dei media, docenti universitari e rappresentanti delle due organizzazioni sceglierà il vincitore del Premio Amnesty International Italia, sezione Big.

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