È “Salvagente”, il brano di Roy Paci & Aretuska con il rapper Willie Peyote, ad aggiudicarsi il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, come miglior brano sui diritti umani del 2018. In questo caso un brano sull’integrazione.

Sulla vittoria del Premio ai Big Roy Paci ha dichiarato: “Sono molto emozionato di ricevere questo premio, come fosse il coronamento di una missione che ho condotto negli ultimi 20 anni, a fianco ad Amnesty International. Non potrei mai immaginare una separazione tra la mia vita di musicista e ciò che accade intorno a noi, le due cose sono inscindibili.”

Grande soddisfazione anche per Willie Peyote, che ha detto: “Per me è un grande traguardo e un grande onore ricevere questo riconoscimento. Da sempre tento di fare musica che possa smuovere anche di pochi millimetri le coscienze e spingere le persone a farsi una domanda in più, questo premio mi da la forza di continuare su questa strada più determinato di prima. Ringrazio in particolare il maestro Roy Paci che ha reso possibile tutto questo.”

Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, ha ricordato che “L’impegno di Roy Paci in favore dei diritti umani ha accompagnato, addirittura preceduto, il nostro festival. Questo impegno è stato ed è costante, coerente e generoso. Il riconoscimento di quest’anno è dunque una sorta di ‘premio alla carriera’, ma non di quelli che si danno alla fine di un percorso artistico, giacché questo è in pieno, fulgido svolgimento. Prova ne è ‘Salvagente’, con la preziosa collaborazione di Willie Peyote, che restituisce al mondo in cui deve stare la parola ‘differenza’, oggi – come molte altre – appropriata indebitamente dal vocabolario della divisione, della discriminazione e dell’odio”.

SALVAGENTE
di Roy Paci & Aretuska feat. Willie Peyote

PORTAMI CON TE NEL MONDO DIVERSO
CHE SPESSO TU STESSO RACCONTI
HO PROVATO A SEGUIRE I DISCORSI
MA ALLA FINE NON TORNANO I CONTI
PORTAMI CON TE NEL MONDO DIVERSO
CHE HAI VISTO, IO NON CAPISCO
IL PROGRESSO, IL PRODOTTO, IL PROFITTO
IL PROSECCO, IL PROSCIUTTO, IL PREFISSO

IO SUONO METICCIO E MI MIMETIZZO
C’E CHI HA GIÀ CAPITO TUTTO ALL’INIZIO
MA È UN GRAN BRUTTO VIZIO
SE PENSI DI SAPERE CHI HAI DAVANTI
È UN PREGIUDIZIO MA IO NON POLEMIZZO
CON LA NOSTALGIA NON HO NIENTE IN CONTRARIO
SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO
MA I TRENI NON SONO MAI ARRIVATI IN ORARIO

Rit.
IO NON HO MAI VISTO DIFFERENZE
C’È CHI DÀ E C’È CHI PRENDE
CIÒ CHE DAI TI RITORNA SEMPRE

IO NON HO MAI VISTO DIFFERENZE
TUTTI ASPETTANO UN SALVAGENTE
RIPETONO QUA NON SI SALVA NIENTE

IO NON HO MAI VISTO DIFFERENZE
C’È CHI CE LA FA E CHI NON SE LA SENTE
E SE CE LA FAI C’È CHI SE LA PRENDE

IO NON HO MAI VISTO DIFFERENZE
C’È CHI ASCOLTA E C’È CHI SENTE
SE DICO LA MIA

QUALCUNO SI OFFENDE
C’E CHI SE LA PRENDE
QUALCUNO SI OFFENDE
C’E CHI SE LA PRENDE

E ALLORA PUÒ SEMBRARE CHE SIA MEGLIO O NO
RESTARE ZITTI PER UN PO’
SAREBBE UN BUON SEGNALE
QUANTI CI RIESCONO A STARE ZITTI PER UN PO’

FORSE CI SERVE SILENZIO
COSÌ MI RILASSO
PERCHÉ SIA FUORI CHE DENTRO
PARLANO TUTTI E C’È CHIASSO
FORSE CI SERVE PIÙ TEMPO
FORSE CI SERVE UN COMPASSO
PER CHIUDERE IL CERCHIO E INVERTIRE L’ANDAZZO
DAI IL BUON ESEMPIO E FAI TUIL PRIMO PASSO

Rit. x 2
IO NON HO MAI VISTO DIFFERENZE
C’È CHI DÀ E C’È CHI PRENDE
CIÒ CHE DAI TI RITORNA SEMPRE

IO NON HO MAI VISTO DIFFERENZE
TUTTI ASPETTANO UN SALVAGENTE
RIPETONO QUA NON SI SALVA NIENTE

IO NON HO MAI VISTO DIFFERENZE
C’È CHI CE LA FA E CHI NON SE LA SENTE
E SE CE LA FAI C’E CHI SE LA PRENDE

IO NON HO MAI VISTO DIFFERENZE
C’È CHI ASCOLTA E C’È CHI SENTE,
SE DICO LA MIA

C’E CHI SE LA PRENDE

Willie Peyote Ray paci

Il premio è stato istituito nel 2003 da Amnesty International Italia e dal festival Voci per la Libertà, che ospiterà i vincitori domenica 21 luglio a Rosolina Mare (Rovigo), nella serata finale della 22a edizione del festival.

Erano in lizza per il Premio anche Carmen Consoli con “Uomini topo”, Ghali con “Cara Italia”, Patrizia Laquidara con “Il cigno (the great Woman)”, Ermal Meta e Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”, Francesca Michielin con“Bolivia”, i Punkreas con “U-soli”, i Radiodervish con “Nuovi schiavi”, Salmo con “90 min”, i Subsonica con “Punto critico”.

Ecco l’albo d’oro del Premio: nel 2003 vinse “Il mio nemico” di Daniele Silvestri, nel 2004 “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, nel 2005 “Ebano” dei Modena City Ramblers, nel 2006 “Rwanda” di Paola Turci, nel 2007 “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani, nel 2008 “Canenero” dei Subsonica, nel 2009 “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela, nel 2010 “Mio zio” di Carmen Consoli, nel 2011 “Genova Brucia” di Simone Cristicchi, nel 2012 “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia, nel 2013 “Gerardo nuvola ‘e Povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini, nel 2014 “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè, nel 2015 “Scendi giù” di Alessandro Mannarino, nel 2016 “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato, nel 2017 “Ballata triste” di Nada, nel 2018 “L’uomo nero” di Brunori Sas.

A scegliere il brano vincitore tra le dieci nomination è stata una giuria di giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, studiosi, rappresentanti di festival, referenti di Amnesty e di Voci per la Libertà. Ne hanno fatto parte: Claudio Agostoni (Radio Popolare), Gio’ Alajmo (Spettakolo.It), Giuseppe Antonelli (linguista), Gabriele Antonucci (Panorama), Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Roberta Balzotti (Rai), Valeria Benatti (Rtl), Alessandro Besselva Averame (Rumore), Marta Cagnola (Radio24), Angela Calvini (Avvenire), Pier Andrea Canei (Internazionale), Marco Cavalieri (Radioelettrica), Giulia Cavaliere (Rolling Stone), Francesca Cheyenne (Rtl 102.5), Angiola Codacci Pisanelli (Espresso), Massimiliano Colletti (Radio città del capo), Emiliano Coraretti (Il Venerdì), Valerio Corzani (Rai Radio 3), Silvia D’Onghia (Fatto Quotidiano), Enrico de Angelis (Storico della canzone), Danilo De Blasio (Festival diritti umani), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (PeM Parole e musica in Monferrato), Gianmaurizio Foderaro (Radio 1 Rai), Fabrizio Galassi (Premio Italiano Videoclip Indipendente), Livia Grossi (Sette), Federico Guglielmi (Audioreview), Ambrosia Jole Silvia Imbornone (Rockerilla), Andrea Laffranchi (Corriere Della Sera), Michele Lionello (Voci per la libertà), Antonio Marchesi (Amnesty International), Francesca Milano (Sole 24 ore), Giommaria Monti (Rai3), Riccardo Noury (Amnesty International), Simona Orlando (Messaggero), Elisa Orlandotti (FunnyVegan), Malcom Pagani (Vanity Fair), Fausto Pellegrini (Rai News 24), Timisoara Pinto (Rai Radio1), Gianluca Polverari (Radio Città Aperta), Gianni Rufini (Amnesty International), Valeria Rusconi (Repubblica), Giordano Sangiorgi (Mei), Gianni Sibilla (Rockol), Renzo Stefanel (Classic Rock), Marcella Sullo (Gr Rai), Monica Triglia (Alganews.it), Giulia Caterina Trucano (Grazia), John Vignola (Rai Radio1), Savino Zaba (Rai 1 / Rai Radio 1).


‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ si terrà dal 18 al 21 luglio e darà spazio anche alle finali della sezione emergenti del Premio Amnesty, il cui bando rimane aperto fino al 6 maggio.
LE ISCRIZIONI AL CONCORSO NON SONO CHIUSE: MANDACI IL TUO BRANO
Se sei un artista o hai una band ma non sei riuscito ad iscriverti alle selezioni del concorso “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, non disperare! Hai tempo fino a lunedì 6 maggio 2019 per inviarci il tuo materiale e partecipare al Premio Amnesty International Italia Emergenti! Come fare? Qui sotto trovi tutte le indicazioni.
Aspettiamo le tue canzoni che parlano di diritti umani!

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