Carmen Consoli con “L’uomo nero” si aggiudica il premio Amnesty International Italia 2022 nella sezione riservata ai big della canzone italiana.

È la sua seconda vittoria, che coincide con la ventesima edizione del premio e con la venticinquesima del festival che lo ospita, “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”. Il brano vincitore, “L’uomo nero”, è contenuto nell’album “Volevo fare la rockstar” e parla con sarcasmo di sovranismo che porta alle violazioni dei diritti umani. La cantautrice siciliana era già stata vincitrice nel 2010 con il brano “Mio zio” che narrava di abusi sui minori.

La premiazione avverrà domenica 24 luglio durante la serata finale del festival “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, che si terrà dal 21 al 24 luglio a Rosolina Mare (Rovigo) e di cui saranno prossimamente annunciati gli ospiti. Durante le serate sono in programma le semifinali e le finali della sezione emergenti del Premio Amnesty, il cui bando rimane aperto fino al 30 aprile ed è consultabile sul nostro sito all’indirizzo: www.vociperlaliberta.it/festival/premio-amnesty-emergenti

Confermata anche quest’anno la media partnership con Rai Radio1, una delle più seguite radio italiane, che affiancherà il festival nella sua venticinquesima edizione.

post pai consoliEcco le parole di Carmen Consoli all’annuncio del premio: ‘Alcuni Führer tornano dall’inferno trasformando questa terra nel loro e nel nostro inferno. Nella Storia si riaffermano personaggi banali ma scaltri, decisionisti arroganti con scarsa inclinazione verso il dubbio e il confronto, sordi alle voci altrui ma con un timbro altisonante nella propria voce, violenti nei gesti e nelle parole. Tornano e ritornano e il mio ‘uomo nero’ è solo un’invenzione, un esempio ipotetico e patetico, ridicolo e temibile; o almeno che io temo moltissimo. Come continuo a temere il pensiero che i nostri vicini di casa, i nostri coinquilini o anche noi stessi potremmo macchiarci dei crimini più efferati per esserci lasciati scivolare in un tempo senza memoria, incapaci di dare spazio al confronto, alla riflessione e al ricordo, sopraffatti dalla nostra stessa inedia.
E quindi ringrazio sinceramente Amnesty e Voci per la Libertà per questo premio, ma soprattutto li ringrazio per impegnarsi da oltre 60 anni perché – difendendo appassionatamente, sempre e ovunque, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo – ci ricordano che tutti gli esseri umani “sono dotati di ragione e coscienza”, sono “liberi e uguali in dignità e diritti” (art.1).’

Emanuele Russo, presidente di Amnesty International Italia, ha affermato: ‘Siamo felici che il ventesimo premio di Amnesty International Italia alla migliore canzone per i diritti umani torni ad essere assegnato a Carmen Consoli, che già l’aveva meritato nel 2010 con ‘Mio zio’. ‘L’uomo nero’ denuncia le narrative sovraniste, velenose e divisive, che in questi anni sono diventate purtroppo popolari in molti stati, Italia compresa. Con sarcasmo, Consoli ci mette in guardia da quello che può succedere senza la cultura, la conoscenza dell’altro e il rispetto dei diritti umani’.

I finalisti del premio 2022 erano: 99Posse con “Nero su bianco”, Caparezza feat. Mishel Domenssain con “El sendero”, Federica Carta & Mydrama con “Tocca a me”, Cristina Donà con “Distratti”, Gang con “Dago”, Mahmood con “Icaro è libero”, Mannarino con “Congo”, Ermal Meta con “Nina e Sara”, Erica Mou con “Cinema”.

Ecco i brani vincitori delle precedenti edizioni, dal 2003 al 2021: “Il mio nemico” di Daniele Silvestri, “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, “Ebano” dei Modena City Ramblers, “Rwanda” di Paola Turci, “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani, “Canenero” dei Subsonica, “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela, “Mio zio” di Carmen Consoli, “Genova Brucia” di Simone Cristicchi, “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia, “Gerardo nuvola ‘e Polvere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini, “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè, “Scendi giù” di Alessandro Mannarino, “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato, “Ballata triste” di Nada, “L’uomo nero” di Brunori Sas, “Salvagente” di Roy Paci & Aretuska feat. Willie Peyote, “Io sono l’altro” di Niccolò Fabi e “Dalle mie parti” dei Negramaro.

Il premio è stato assegnato da una giuria composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, addetti ai lavori, rappresentanti di Amnesty International e di Voci per la Libertà. Ne hanno fatto parte: Claudio Agostoni (Radio Popolare), Gio’ Alajmo (Spettakolo.it), Diego Alligatore (Smemoranda), Giuseppe Antonelli (linguista), Massimo Arcangeli (linguista), Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Giuditta Avellina (GQ.com), Silvia Boschero (Rai Radio 2), Marta Cagnola (Radio24), Angela Calvini (Avvenire), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Francesca Cesarotti (Amnesty International Italia), Francesca Cheyenne (Rtl 102.5), Angiola Codacci Pisanelli (Espresso), Francesca Corbo (Amnesty International Italia), Valerio Corzani (Rai Radio 3), Claudia Culiersi (Ciao Radio Bologna), Silvia D’Onghia (Il Fatto quotidiano), Enrico de Angelis (storico della canzone), Danilo De Blasio (Festival dei diritti umani), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (operatore culturale), Maria Antonia Fama (Collettiva.it), Paola Gallo (ondefunky.com), Silvia Gianatti (Cosmopopolitan-Vanity Fair), Livia Grossi (Sette Corriere della sera), Federico Guglielmi (Audio Review), Ambrosia Jole Silvia Imbornone (Rockerilla), Giovanna La Salvia (9colonne), Andrea Laffranchi (Corriere Della Sera), Chiara Limelli (Radio Italia Trento), Michele Lionello (Voci per la Libertà), Ivan Malfatto (Gazzettino), Luigi Manconi (sociologo), Francesca Milano (Chora), Stefano Miliani (Globalist), Giommaria Monti (Rai3), Riccardo Noury (Amnesty International Italia), Elisa Orlandotti (FunnyVegan), Angelo Pangrazio (free lance), Luciana Parisi (Tg3), Duccio Pasqua (Rai Radio1), Fausto Pellegrini (Rai News 24), Timisoara Pinto (Gr Rai), Gianluca Polverari (Radio Città Aperta), Valeria Rusconi (Repubblica), Elisa Russo (Il Piccolo), Emanuele Russo (Amnesty International Italia), Adila Salah (Noise Symphony), Giordano Sangiorgi (Mei), Annalisa Scarsellini (Intimità), Renzo Stefanel (Classic Rock Italia), Giovanni Stefani (Voci per la Libertà), Marcella Sullo (Gr Rai), Monica Triglia (allonsanfan.it), John Vignola (Rai Radio 1), Silvio Vitelli (Tv2000), Savino Zaba (Rai Radio 1).

cover album

“L’uomo nero” di Carmen Consoli tratta dall’album “Volevo fare la rockstar”

Ho in mente un piano perfetto
Il giusto equilibrio tra istinto ed ingegno
Un piede fuori e l’altro dentro
Un calcio alla botte e poi immancabilmente al cerchio

Dovrò decidere, dovrò convincere
E la paura è il sentimento che unisce
Saprò difendere a oltranza il mio confine
Ho un arsenale di slogan per vincere

Oh, mein Führer, è il momento di tornare dall’inferno
Nessun libero dissenso, pederasta, muso nero
Baldi avanguardisti, è tempo di tornare allo scoperto
Sono il vostro condottiero, grazie al cielo, un uomo vero

Ho in mente un piano perfetto
Lo scopo supremo che avvalla ogni mezzo
Io sono l’uomo prescelto
L’antidoto ideale a questo mondo indomito e perverso

Dovrò decidere, dovrò convincere
Saprò ingoiare fango per sopravvivere
Ritorneranno certezze e culle piene
Donna, potrai onorare ancora il tuo dovere

Oh, mein Führer, è il momento di tornare dall’inferno
Storpi, artisti, debosciati, preparatevi i bagagli
Baldi avanguardisti, è tempo di tornare allo scoperto
Sono il vostro condottiero, forse rude, ma sincero

Ho in mente un piano perfetto
Un fine strategico, tiro ad effetto
Dovrò decidere, dovrò convincere
Saprò inventare un nemico terribile
Potrà sembrare una scelta illiberale
Lasciate che sia uno solo a parlare

Vieni a noi, Grande Fratello, lascia i baffi nel cassetto
Con scaltrezza e pugno fermo, tu hai saputo anche far meglio
Rottamiamo il Medioevo, motorino, sacco a pelo
Sono il vostro condottiero ed ho anche un vangelo, cuore nero

Nero

Nero