silvestri

“Il mio nemico” di Daniele Silvestri è la canzone vincitrice della prima edizione (2003) del P.A.I.

La giuria del premio composta da critici musicali, rappresentanti di Amnesty International e Voci per la Libertà ha scelto questa canzone per le parole evocative ed emozionanti che puntano l’attenzione su numerose tematiche connesse alle violazioni dei Diritti Umani.


 

CONSEGNA DEL PREMIO AMNESTY ITALIA
A DANIELE SILVESTRI PER LA CANZONE “IL MIO NEMICO”

Perugia 3 luglio 2003

 

 

Riccardo Noury:”A nome di Voci per la Libertà e di Amnesty International Italia ti consegnamo il Premio Amnesty Italia per la canzone sui diritti umani che è “Il mio nemico”. ti ringraziamo molto per questo brano che è molto carico di rabbia, di emozione e di passione: è un bel servizio alla causa dei diritti umani.”

 

Daniele Silvestri: “Sono onorato, si dice sempre in queste occasioni. Io ho avuto la fortuna di ricevere molti premi nella mia carriera non lunghissima, forse ho preso più premi di quanti dischi ho venduto. Non l’ho detto mai, questa volta quindi lo posso dire, questo è il primo che in qualche modo sento di non meritare o almeno che mi piace talmente tanto riceverlo da non sentirmi davvero così meritevole. Spero che lo sia stata almeno la canzone, perché è una delle canzoni a cui tengo di più da quando ho iniziato a fare questo lavoro. Sono davvero contento che abbia vinto quella canzone questo premio. Grazie.

Io sento sempre più spesso che c’è bisogno di ricordarsi di un’altra parola che è in genere associata a quella dei diritti che è il rispetto. perché fondamentalmente i diritti soprattutto quelli umani prendono un senso alto quando sono associati alla parola rispetto che è poi una delle grandi vittorie, uno dei punti alti raggiunti dalla cultura che noi rappresentiamo, la cultura occidentale, la civiltà occidentale in generale anche se ha avuto una storia così sanguinosa. poi i suoi momenti più alti sono stati quelli in cui, rivoluzionariamente, si è detto che bisognava rispettare i diritti di tutti. Questo continua a rimanere il punto più alto ma ce ne siamo allontanati sempre di più, sempre più velocemente nel ultimo secolo, e questo inizio di millennio è iniziato male, è iniziato all’insegna del “rispetto solo del potente” come realtà culturale. Quindi la speranza è che premi come questo, il fatto di parlare sempre più persone, di trovarsi a combattere per qualcosa che in genere viene dimenticato sia il segno che si vuole ritornare a quel punto così alto”.

 

 

“IL MIO NEMICO”

 

Finchè sei in tempo tira
e non sbagliare mira
probabilmente il bersaglio che vedi è solo l’abbaglio di chi da dietro spera
che tu ci provi ancora
perchè poi gira e rigira gli serve solo una scusa
la fregatura è che c’è sempre un altro che paga
e c’è qualcuno che indaga per estirpare la piaga
però chissà come mai qualsiasi cosa accada
nel palazzo lontano nessuno fa una piega
serve una testa che cada e poi chissenefrega
la prima testa di cazzo trovata per strada
serve una testa che cada e poi chissenefrega
la prima testa di cazzo trovata per strada
se vuoi tirare tira
ma non sbagliare mira
probabilmente il bersaglio che vedi
è solo l’abbaglio di chi da dietro giura
che ha la coscienza pura
ma sotto quella vernice ci sono squallide mura
la dittatura c’è ma non si sa dove sta
non si vede da qua, non si vede da qua
la dittatura c’è ma non si sa dove sta
non si vede da qua, non si vede da qua

il mio nemico non ha divisa
ama le armi ma non le usa
nella fondina tiene le carte visa
e quando uccide non chiede scusa(x2)

e se non hai morale
e se non hai passione
se nessun dubbio ti assale
perchè la sola ragione che ti interessa avere
è una ragione sociale
ma soprattutto se hai qualche dannata guerra da fare
non farla nel mio nome
non farla nel mio nome
che non hai mai domandato la mia autorizzazione
se ti difenderai non farlo nel mio nome
che non hai mai domandato la mia opinione
finchè sei in tempo tira
e non sbagliare mira
(sparagli piero sparagli ora)
finchè sei in tempo tira
e non sbagliare mira
(sparagli piero sparagli ora)

il mio nemico non ha divisa
ama le armi ma non le usa
nella fondina tiene le carte visa
e quando uccide non chiede scusa(x2)

il mio nemico non ha nome
non ha nemmeno religione
e il potere non lo logora
il potere non lo logora
il mio nemico mi somiglia è come me
lui ama la famiglia
e per questo piglia più di ciò che da
e non sbaglierà
ma se sbaglia un altro pagherà
e il potere non lo logora
il potere non lo logora

 

 

Le 10 nominations della prima edizione:

“Anime Candide” di Daniele Sepe
“Avremmo Mai Potuto?”dei La Crus
“Carretera Austral” dei Modena City Ramblers
“Genova Chiama” della Casa Del Vento
“Il Mio Nemico” di Daniele Silvestri
“Mary” dei Gemelli Diversi
“Mentre Fuori Piove” degli Africa Unite
“Shalom” di Roberto Vecchioni
“Sole Silenzioso” dei Subsonica
“Uguali e Diversi” di Gianluca Grignani