È iniziata “Write for Rights”, la più grande campagna d’invio di lettere e raccolta firme di Amnesty International, giunta al suo ventunesimo anno.

Dal 2001, nelle ultime settimane dell’anno, Amnesty International raccoglie lettere, post, e-mail e cartoline a sostegno di persone ingiustamente imprigionate o perseguitate: dalle 2326 lettere raccolte il primo anno si è arrivati a oltre quattro milioni e mezzo di azioni nel 2021.

Ogni anno, Write for Rights offre una speranza a coloro i cui diritti sono sotto attacco solo per ciò che pensano o per ciò per cui si battono. Queste persone sfidano la disuguaglianza, la discriminazione, la repressione politica e svolgono campagne per proteggere i diritti umani.

Write for Rights è efficace, come dimostra da ultima la storia di Jani Silva, un’ambientalista della Colombia sottoposta a minacce di morte, in favore della quale nel 2020 si sono mobilitate oltre 400.000 persone. Questo è ringraziamento che ha inviato ad Amnesty International:
“Sono molto grata per le vostre lettere. La campagna mi ha tenuta viva. Ha dissuaso le persone che volevano uccidermi perché si sono rese conto che dietro di me c’eravate voi!”

L’ultimo successo di Write for Rights risale al 24 marzo 2022: quel giorno le autorità del Guatemala hanno deciso di scarcerare Bernardo Caal Xol, un insegnante di 50 anni, sindacalista e difensore dei diritti del popolo nativo maya q’eqchi’. Per il suo attivismo in favore dei diritti umani, il 9 novembre 2018 era stato condannato a sette anni e quattro mesi di carcere. Durante la Write for Rights del 2021 erano state svolte oltre quattro milioni di azioni in suo favore. Questo è il messaggio inviato ad Amnesty International subito dopo essere stato scarcerato:
“Sono molto grato a ciascuno e a ciascuna di voi. Mi avete dato speranza nella giustizia, nella libertà e nell’uguaglianza che devono prevalere in ciascun popolo e in ciascuna nazione”.

Nell’ambito della campagna globale “Proteggo la protesta”, “Write for Rights” 2022, che terminerà il 14 dicembre, chiederà protezione, giustizia o libertà per sette persone:

  • Luis Manuel Alcántara (Cuba), artista, condannato a cinque anni di prigione nel giugno 2022 per aver contestato la legge sulla censura delle opere artistiche.
  • Vahid Afkari (Iran), attivista, in carcere dal settembre 2018 per aver preso parte a manifestazioni contro la crisi economica e la repressione delle libertà.
  • Nasser Zefzaki (Marocco), attivista, condannato a 20 anni di prigione nel 2018 per aver criticato un esponente religioso.
  • Aleksandra Skochilenko (Russia), pacifista, in carcere dall’aprile 2022 dopo che aveva promosso iniziative per denunciare la guerra d’invasione contro l’Ucraina.
  • Joanah Mamombe, Cecillia Chimbiri e Netsai Marova (Zimbabwe), attiviste, già in carcere per alcune settimane nel 2020 e attualmente sotto processo per aver preso parte a manifestazioni pacifiche antigovernative.

La storia di sette persone che, come te, credono in mondo più giusto. La lotta quotidiana di chi con coraggio mette a rischio la propria vita per difendere i diritti di tutti e tutte.

LA TUA FIRMA PUÒ SALVARLE.

https://www.amnesty.it/maratone/firma-un-appello-salva-una-vita/