La 19° edizione del festival Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty sostiene le campagne di Amnesty International: MAI PIÙ SPOSE BAMBINE e VERITÀ PER GIULIO REGENI.

Vi aspettiamo al nostro banchetto durante i prossimi eventi per firmare gli appelli e dimostrare il vostro impegno a favore dei diritti umani.

 

Mai più spose bambine è la campagna di Amnesty International Italia contro i matrimoni precoci e forzati: secondo le stime del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa), sono ben 13.5 milioni le ragazze che ogni anno nel mondo sono costrette a sposarsi prima dei 18 anni con uomini molto più vecchi di loro: isolate, tagliate fuori da famiglia e amicizie e da qualsiasi altra forma di sostegno, perdono la libertà e sono sottoposte a violenze e abusi. Molte di loro rimangono incinte immediatamente o poco dopo il matrimonio, quando sono ancora delle bambine.  Il matrimonio precoce e forzato è una violazione dei diritti umani. È infatti illegale secondo il diritto internazionale ed è vietato in molti dei paesi in cui è presente, ma le leggi esistenti spesso non vengono applicate oppure forniscono eccezioni per ottenere il consenso dei genitori o per le pratiche tradizionali. Per difendere e proteggere le bambine dai matrimoni forzati e da altre forme di violenza anche tu puoi fare qualcosa da subito: venire a firmare l’appello per difendere le bambine in Burkina Faso ai nostri banchetti oppure direttamente online sul sito di Amnesty International.

Ovunque nel mondo milioni di donne e bambine continuano a subire violenza domestica, sono ridotte in schiavitù attraverso i matrimoni forzati, vengono comprate e vendute per alimentare il mercato della prostituzione, vengono violentate ed esibite come trofei di guerra o torturate in stato di detenzione. Queste forme di violenza sono parte di una cultura globale che nega alle donne pari opportunità e pari diritti e che tende a esercitare possesso e appropriazione del loro corpo.

Sostengono la campagna di sensibilizzazione MAI PIÙ SPOSE BAMBINE anche Antonella Elia, Giovanna Gra, Dacia Maraini, Simona Marchini, Veronica Pivetti e Marina Rei: unisciti subito a loro!

 

La seconda campagna che noi di Voci per la Libertà appoggiamo quest’anno è VERITÀ PER GIULIO REGENI: un’altra importante battaglia per la verità e la giustizia, lanciata a Febbraio da Amnesty International per chiedere che si faccia chiarezza sull’omicidio di Giulio Regeni. 

Per evitare che l’omicidio del giovane ricercatore italiano finisca per essere dimenticato e per ottenere una verità accertata e riconosciuta in modo indipendente, Amnesty International Italia chiede a enti locali, comuni italiani, università, luoghi di cultura, associazioni della società civile e singoli cittadini di farsi promotori della richiesta di “Verità per Giulio Regeni”. Qualsiasi esito diverso da una verità totale e indipendete da raggiungere anche col prezioso contributo delle donne e degli uomini che in Egitto provano ancora a occuparsi di diritti umani, nonostante la forte repressione cui sono sottoposti, dev’essere respinto. 

Lo dobbiamo alla sua famiglia, ai suoi amici e colleghi che da ogni parte del mondo chiedono solidarietà.

Cosa potete fare anche qui da subito? Firmare gli appelli al nostro banchetto durante uno dei prossimi eventi e partecipare alla grande mobilitazione online prevista il 25 e il 26 giugno in occasione della Giornata internazionale per le vittime della tortura: è un’occasione per far sapere al presidente del Consiglio Renzi e al ministro degli Affari esteri Gentiloni che siamo in tanti a non aver dimenticato Giulio e che si può e si deve fare di più per arrivare alla verità. Partecipa alla Twitter Action con l’hashtag della campagna  #veritàpergiulioregeni e unisciti alla voce di oltre 400, tra enti locali, media, università e associazioni, oltre a tantissimi cittadini e cittadine che già si sono mobilitati per chiedere la verità per Giulio. 

 

Mostra fotografica I migranti a rischio nel mar Mediterraneo

Durante i giorni del festival di Rosolina Mare presso il Centro Congressi di Piazzale Europa è allestita la mostra fotografica “I migranti a rischio nel mar Mediterraneo” curata da Amnesty International:  32 pannelli fotografici che raccontano la storia delle traversate del Mediterraneo e della accoglienza dei migranti e rifugiati in Italia, Austria e Grecia. Il fotografo Giles Clarke dell’agenzia Getty Images, ha trascorso un mese in Sicilia, muovendosi tra l’isola di Lampedusa e Malta, durante il quale ha potuto conoscere diverse persone fuggite dai paesi in guerra e ha parlato con alcuni rappresentanti degli aiuti umanitari: nei suoi scatti ha voluto ripercorrere il viaggio, pieno di speranze, di tante persone verso l’Europa raccogliendo i volti di migranti e personale di associazioni umanitarie che ogni giorno si impegnano per dare un aiuto concreto a queste persone. 
 

La mostra fotografica si inserisce nell’ambito della campagna europea di Amnesty International “Prima le persone, poi le frontiere”  con la quale si chiede la fine delle violazioni dei diritti umani di migranti, rifugiati e richiedenti asilo ai confini dell’Europa e si lega al messaggio che Edoardo Bennato, vincitore del Premio Amnesty International Italia 2016, vuole lanciare con la sua canzone ‘Pronti a salpare’: un messaggio forte che deve coinvolgere tutti noi occidentali per essere pronti a cambiare modo di pensare, senza chiudere le frontiere o alzare muri.