È iniziata alle 21.45 di giovedì 19 luglio la XV edizione del festival “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty” traslocato durante l’anno da Villadose a Rosolina Mare sempre in provincia di Rovigo. Fin da quando è stato ideato nel 1998, l’evento affonda le sue radici nel Polesine, terra feconda la cui vita e le cui tradizioni sono fortemente legate al grande fiume, il Po.

 

La manifestazione ha animato Rosolina Mare attraverso quattro giorni di concerti, nei quali sono stati in programma la consegna del Premio Amnesty Emergenti all’esordiente con il brano autografo più efficace nel trattare il tema dei diritti umani e quella del Premio Amnesty Italia al big che, con la propria canzone, ha saputo essere il miglior portavoce della Dichiarazione universale dei diritti umani nel 2011. La nuova location corrisponde ad un rilancio del festival: Rosolina ha saputo come accogliere al meglio il popolo rock, offrendo iniziative d’autore e strutture ricettive confortevoli a chi ha scelto per le proprie ferie le spiagge di Rosolina Mare e Albarella, immerse nella natura e mete ideali per una vacanza all’insegna del relax.

 

“Dalla terra più giovane d’Italia si è alzato il canto per i diritti umani”

 

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La curiosità per questa nuova edizione è tanta.

Il programma è, come sempre, ricchissimo e i gruppi in concorso, provenienti da tutta Italia, sono pronti per contendersi il Premio Amnesty Emergenti.

Anche noi dell’associazione siamo impazienti di scoprire come sarà la nuova edizione: i preparativi sono filati lisci come l’olio, il palco è pronto, installato di fianco al bellissimo Centro Congressi in Piazzale Europa, il service ha fatto il suo lavoro egregiamente, le persone in attesa sono numerosissime, ma siamo in un posto nuovo, con un pubblico diverso, consapevoli che da noi ci si aspetta molto e quindi la tensione si sente.

 

Il primo gruppo, gli Anima Caribe di Vicenza, comincia a suonare il suo reggae; la magia delle note scioglie ogni tensione. Siamo partiti, ci aspettano quattro giorni intensissimi, dove ogni membro dello staff dovrà collaborare con gli altri dando il meglio di sé per fare in modo che il festival si svolga come l’abbiamo pensato. A seguire si esibiscono i Soci alla Pari di Rovigo che propongono un ottimo ragamuffin e Una di Bari con il suo cantautorato rock.

La serata scorre tranquilla, lo spettacolo è ben rodato, a metà tra un concerto dal vivo e uno show televisivo con tanto di presentatori bravissimi, Gianluca Poverari di Radio Città Aperta e Carmen Formenton di Voci per la Libertà..

Dopo i tre gruppi in concorso tocca a CARLOT-TA, veramente brava, polistrumentista, eclettica, in perfetto stile VxL. La giovane cantautrice costruisce la propria musica attorno a un pianismo classicheggiante, ma energico, e ad un uso creativo dello strumento voce, dando vita ad un songwriting complesso e orecchiabile. Nel 2011 è uscito il suo album d’esordio “Make me a picture of the sun”.

 

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Anima Caribe
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Soci alla Pari
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Una
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Carlot-ta

 

Venerdì 20 la serata si ripete con altri tre gruppi in concorso, ma noi siamo più rilassati e tranquilli.

Le prime reazioni del pubblico sono positive, ottima la partecipazione e i commenti, i gruppi apprezzano il service (sempre un elemento determinante per la qualità dello spettacolo) e l’atmosfera che si respira dal pomeriggio alle 16, quando inizia il sound check, fino a dopo mezzanotte, quando l’ultima nota meravigliosamente eseguita dai Quintorigo si spegne perdendosi nel mare a pochi metri da noi.

Durante la seconda serata i gruppi in concorso si sono esibiti sono nell’ordine: i Portugnol Connection Patchanka da Milano, i Citizen Kane Indie rock da Roma e Roberto Scippa Cantautorato/Rock da Roma.

Come ospiti della serata i QUINTORIGO hanno saputo incantare il pubblico presente. Sono sette gli album all’attivo dei versatili e virtuosi Quintorigo, che dal ’96 si muovono tra i generi classico, rock, jazz, punk, reggae e funky. A Rosolina Mare hanno presentato presentano uno spettacolo con il repertorio più recente, compreso “English Garden”, arricchito da alcune bellissime cover.

 

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Portugnol Connection
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Citizen Kane
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Roberto Scippa
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Quintorigo

 

Il sabato mattina al bagno Primavera ci troviamo in parecchi per partecipare al convegno organizzato dal CSV di Rovigo dal titolo: “L’associazionismo giovanile in Polesine – Ruolo, numeri e prospettive per una rotta comune”. L’incontro è davvero molto positivo e partecipato.

I giovani storicamente rivestono un ruolo importante nella produzione di cambiamento e di innovazione sociale, soprattutto nei periodi di crisi. Ciò vale anche in un paese come l’Italia e in territori come il Polesine, nel quale i giovani contano poco e molto scarse sembrano le opportunità di realizzazione e di partecipazione. Il volontariato, l’associazionismo e i movimenti giovanili favoriscono i processi di inclusione e di partecipazione in quanto sono caratterizzati da limitate barriere all’entrata.

 

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Il tempo è bello, ma purtroppo durante la serata peggiora per il forte vento e un concreto rischio di pioggia, ma l’attesa per l’esibizione dei GNU QUARTET e NICCOLÒ FABI è tanta e il pubblico numeroso.

Lo spettacolo inizia con gli ultimi gruppi in concorso: Chopas & The Doctor Folk tribale da Ancona, Laika Vendetta Rock Alternativo da Teramo e Novadeaf Alternative Pop-Rock da Pisa. Assieme a Gianluca e Carmen a presentare si aggiunge Savino Zaba di Rai Uno e Radio 2.

Il concorso termina regolarmente, ma appena Niccolò finisce la prima canzone comincia a piovere.

Per fortuna il Centro Congressi è in Piazzale Europa e così ci trasferiamo all’interno velocemente.

Giusto il tempo per gli GnuQuartet di portare gli strumenti ed inizia un meraviglioso e imperdibile concerto acustico che cattura e affascina i presenti che gremiscono la sala.

La collaborazione tra il cantautore romano, amato da critica e pubblico, e l’ensemble strumentale, che spazia agevolmente dal rock al jazz, permette di rileggere con preziosa delicatezza il repertorio del Nostro, valorizzandolo attraverso l’eleganza e la ricercatezza dei suoni di archi e flauto.

Emozioni che solo il festival Voci per la libertà riesce a regalare. La possibilità di ascoltare e vedere grandi artisti esibirsi in performance uniche ed irripetibili, tutto ad ingresso libero, ovviamente.

Al termine della serata vengono annunciati anche i 5 finalisti che si esibiranno domenica: Novadeaf, Soci alla pari, Anima Caribe, Portugnol Connection e Chopas & The Doctor.

 

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Chopas & The Doctor
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Novadeaf
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Niccolò Fabi & Gnu Quartet

 

La domenica è il grande giorno, la finale del concorso con la consegna del Premio Amnesty Italia ai big della musica italiana e del Premio Amnesty Emergenti al miglior esordiente; si tratta della serata che corona un anno di lavoro.

 

Nell’attesa abbiamo organizzato anche una splendida escursione nel Delta del Po per i nostri giornalisti e giurati. Per i “cittadini” è stata un’esperienza incredibile: dopo la visita al museo della bonifica di Ca’ Vendramin con l’esposizione delle antiche strumentazioni, tra le quali le avanguardie meccaniche che hanno permesso di rendere abitabile ed accogliente i terreni una volta paludosi, l’escursione è proseguita in barca sul Po di Maistra, dov’è stato possibile avvistare diverse specie di uccelli, migratori e non, e ascoltare le spiegazioni di Sandro Vidale, guida appassionata che ha svelato la ricchezza di queste terre ed acque. E’ incredibile come circondati dalle atmosfere fluviali si perda la cognizione del tempo e si recuperi una dimensione umana e naturale in grado di infondere pace nell’anima e di renderti partecipe di una grandiosità senza uguali.

 

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Purtroppo il tempo è tremendo, un vento fortissimo ci costringe a spostare tutto di nuovo all’interno del Centro Convegni dove alle 18.30 è programmata la conferenza stampa che precede sempre la consegna del PAI .Questo obbliga il service e noi organizzatori a un lavoro notevole che deve essere coordinato perfettamente per fare in modo che tutto si svolga regolarmente.

La conferenza stampa è molto interessante e partecipata, come ogni anno un modo particolare per poter incontrare i grandi artisti di Voci per la Libertà.

 

Il portavoce di Amnesty Riccardo Noury, giunto da un campo dedicato ai diritti umani a Lampedusa, ha notato “quanto l’isola del Mediterraneo e ‘Non è un film’ siano legate dall’incapacità delle autorità italiane di accogliere e soccorrere persone vulnerabili che fuggono da guerre, torture e persecuzione. L’Unione europea, Italia inclusa, continua a perseguire politiche in materia d’immigrazione contrarie agli obblighi internazionali”.

 

Il sindaco di Rosolina Franco Vitale ha ringraziato il vice sindaco Daniele Grossato e la Pro Loco per essersi spesi in favore di Voci per la Libertà con cuore e professionalità. La riuscita dell’evento è stata possibile anche grazie alle strutture di volontariato che la cittadina ha messo in campo.

 

Fiorella Mannoia ha spiegato che il brano appartiene ad un progetto dedicato al Sud del mondo “e vuole sensibilizzare sulle condizioni nelle quali vivono i popoli nell’Africa e nell’America meridionale, terre saccheggiate per migliaia di anni. Noi respigiamo i migranti come se la situazione da loro vissuta non sia un problema nostro, mentre se essi non hanno un futuro o un presente è perché li abbiamo affamati noi, sfruttandoli attraverso politiche predatorie”.

 

Frankie Hi Nrg ha raccontato la genesi del brano, nato da alcune considerazioni sulla condizioni degli immigrati che ci aiutano nei lavori più pesanti, ma verso i quali nutriamo forti pregiudizi. “Con le canzoni non si cambia il mondo, ma si può fare una bella colonna sonora per chi lavora migliorandolo”.

 

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La situazione difficile della sera precedente non è nulla al confronto della ressa che ci troviamo a gestire per la finale e per l’esibizione dei nostri grandissimi ospiti.

La sala è strapiena, il pubblico attentissimo, i gruppi finalisti pronti per esibirsi al meglio e tutto funziona alla perfezione fino all’arrivo sul palco di Fiorella Mannoia che scatena un applauso che sembra non terminare mai.

E appena comincia a cantare è magia pura. Una voce incredibile che l’essenzialità della formazione acustica fa risaltare ancora di più.

Poi sul palco arriva Frankie Hi Nrg per cantare in duetto “Quelli che benpensano”, semplicemente incredibile.

Al termine cantano con Natty Fred “Non è un film” la canzone vincitrice del PAI che termina accompagnata da una cascata di applausi, chiudendo una serata che ha regalato ai presenti emozioni indimenticabili.

La presidente di Amnesty International Italia, Christine Weise, ha sottolineato che “questa canzone esorta a scegliere da che parte stare in una società nella quale tutte le informazioni sono disponibili e tutto il mondo è interconnesso, ma la grande maggioranza delle persone non si sente coinvolta in quello che è responsabilità di tutti”.

 

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La Presidente di Amnesty Italia consegna i premi ai gruppi emergenti, uno dei quali, quello della Giuria Popolare, è decretato dal pubblico della manifestazione, mentre gli altri due sono decisi dall’assemblea di esperti del settore giunti a Rosolina Mare per l’occasione: Giò Alajmo (Il Gazzettino), Roberta Barberini (MEI), Alessandro Besselva Averame (Il Mucchio), Marco Cavalieri (Radiorock.to), Giovanni Continanza (Rockit), Aldo Foschini (Musica Nelle Aie), Michele Lionello (direttore artistico Voci per la Libertà), Elisa Orlandotti (Jam), Gianluca Polverari (Radio Città Aperta), Riccardo Pozzato (musicista direttivo VxL), Riccardo Noury (portavoce Amnesty Italia), Giulia Caterina Trucano (Rolling Stone), Patrizia Vita (Amnesty Italia), Christine Weise (Presidente Amnesty Italia), Matteo Zerbinati (Deltablues) e Savino Zaba (Radio 2 e Rai Uno).

 

Ecco quindi i vincitori della XV edizione: i Novadeaf (Pisa) con il brano “Man on fire” sulla tragica protesta di Alfredo Ormando contro la discriminazione degli omosessuali, hanno vinto il Premio Amnesty Emergenti. Chopas & The Doctor (Ancona) con “Cammina mio ciuchino”, sul diritto all’acqua, hanno meritato il Premio della Critica. Anima Caribe (Vicenza) con “Uomo contro uomo”, critica ad una società che dipende dai mass media e dalla politica, si sono aggiudicati il Premio Giuria Popolare. Molto apprezzati anche gli altri due artisti finalisti Portugnol Connection (in gara con “Nada es como parece”, sulla possibilità di un mondo migliore) e Soci alla Pari (in concorso con “Ostacoli da abbattere”, contro la discriminazione), che verranno anch’essi inclusi nella compilation della XV edizione del festival.

 

Il Comune di Rosolina Mare e la Pro Loco sono presenti a tutte le quattro serate e non mancano anche in quest’ultima di omaggiare artisti e personalità importanti di un originalissimo e coloratissimo bouquet composto da prodotti tipici, tra i quali spicca il centrale cespo di Chioggia.

 

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Una serata perfetta che ci ripaga alla grande di tanti sforzi compiuti, con tutti i presenti che ci fanno i complimenti per la perfetta organizzazione e per la qualità dello spettacolo.

L’unica cosa che ci resta da dire è questa: IL PROSSIMO ANNO NON MANCATE.

 

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Oltre al nostro Report ci faceva piacere lasciarvi la possibilità di scaricare e leggere un altro report redatto da un nostro carissimo amico:

“Quattro spendidi giorni”

di Marco Cavalieri

Radiorock.to The Original

 

 

Foto di Gianluca Paganelli e Manuela Luise