Al via i lavori di Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty 2016 con l’annuncio delle 10 nomination del Premio Amnesty International Italia per il migliore brano sui diritti umani del 2015 che verrà consegnato durante la fase live sul palco di Rosolina Mare (RO), dal 21 al 24 luglio.

 

Amnesty International Italia e Voci per la Libertà sono lieti di annunciare le 10 canzoni candidate al Premio riservato ai big della musica italiana, che quest’anno giunge alla sua 14esima edizione. Ecco i 10 brani candidati al Premio Amnesty International Italia 2016:

“87 ore” dei 99 Posse, “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato, “Perché?” di Alex Britti, “Povero Drago” di Luca Bussoletti, “La notte più lunga” di Carmen Consoli, “Per questo paese” di Emma Marrone, “Figli come noi” de Il Muro del Canto, “Io come te” dei Nomadi, “Barbara” di Piotta (feat. Modena City Ramblers) e “Le case di Mosul” di The Sun.

 

 

collage pai 2016

 

 

Nel 2015 sono stati molti gli artisti attenti al tema dei diritti umani! Le 10 canzoni sono state scelte da un’ampia rosa di segnalazioni giunte dal pubblico. Il riconoscimento verrà assegnato alla canzone che meglio di altre ha saputo promuovere i temi cari ad Amnesty International da una giuria specializzata:

Alessandra Sacchetta (RaiNews), Alessandro Besselva Averame (Rumore), Ambrosia Jole Silvia Imbornone (L’Isola che non c’era, Mescalina), Andrea Laffranchi (Corriere della sera), Antonio Marchesi (Amnesty International Italia), Carlo Bordone (Il fatto quotidiano, Rumore), Carlo Mandelli (Ansa, Il Giorno), Carlo Massarini (Rai 5), Elisa Orlandotti (Amnesty International Italia, Voci per la Libertà), Enrico Deregibus (giornalista freelance), Fabrizio Galassi (Istituto Europeo di Design, Premio Italiano Videoclip Indipendente), Federica Palladini (elle.it), Federico Guglielmi (AudioReview, Blow Up), Francesca Cheyenne (RTL 102.5), Francesca Ulivi (Mtv News), Francesco Locane (Radio città del capo), Gabriele Guerra (Freequency), Gianluca Polverari (Radio città aperta, Rockerilla), Gianmaurizio Foderaro (Radio Rai), Gianni Rufini (Amnesty International Italia), Gianni Sibilla (Rockol), Giò Alajmo (giornalista), Giordano Sangiorgi (Meeting degli Indipendenti), Giorgio Galleano (giornalista), Giulia Caterina Trucano (Rolling Stone), Giuseppe Antonelli (Radio 3), John Vignola (Radio 1), Luca Barbieri (A Nordest Di che), Marco Cavalieri (Trs Radio, Radiorock.to), Michele Lionello (Voci per la Libertà), Monica Sargentini (Corriere della sera), Paolo De Stefani (Centro diritti umani), Renzo Stefanel (Rockit), Riccardo Noury (Amnesty International Italia), Roberta Balzotti (Rai), Savino Zaba (Rai 1, Radio 2), Simone Piloni (Radio libera tutti), Valeria Rusconi (Repubblica, Espresso) e Valerio Corzani (Radio 3).

 

 

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L’ALBO D’ORO DEL PREMIO AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA:

2003 “Il mio nemico” di Daniele Silvestri
2004 “Pane e coraggio” di Ivano Fossati
2005 “Ebano” dei Modena City Ramblers
2006 “Rwanda” di Paola Turci
2007 “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani
2008 “Canenero” dei Subsonica
2009 “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela
2010 “Mio zio” di Carmen Consoli
2011 “Genova Brucia” di Simone Cristicchi
2012 “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia
2013 “Gerardo nuvola ‘e Povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini
2014 “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè
2015 “Scendi giù” di Alessandro Mannarino
2016 !?

 

 

 

In breve le 10 nomination del Premio Amnesty International Italia:

 

99Posse 200

87 ore – 99 Posse
La canzone è stata composta per la colonna sonora del film-documentario omonimo, che racconta la storia dell’insegnante Francesco Mastrogiovanni, costretto al TSO in seguito al quale morirà dopo 87 ore di agonia.

 

benni 200
Pronti a salpare – Edoardo Bennato
Una folk song sull’attualissimo problema dei migranti e delle condizioni in cui affrontano i viaggi verso la speranza. Bennato unisce il sound delle Americhe alle grandi tragedie del mediterraneo per ricordarci che il mondo è un’unica grande casa.

 

britti 200
Perché? – Alex Britti
Alex Britti trova un nuovo modo per affrontare il tema della violenza sulle donne, scrivendo una lettera indirizzata a un uomo che ha scacciato via l’amore con le stesse mani con cui una volta accarezzava la sua donna.

 

busso 200
Povero Drago – Luca Bussoletti
Il pop di Luca Bussoletti ci ricorda l’importanza della fratellanza anche nei momenti oscuri. La canzone è stata scritta per i 40 anni di Amnesty International Italia; tutti i ricavati sono stati devoluti proprio ad Amnesty con il sostengo della nazionale cantanti.

 

consoli 200
La notte più lunga – Carmen Consoli
Carmen Consoli, già vincitrice del Premio nel 2010 e autrice di diversi brani legati ai diritti umani anche in questo album, propone una ballata che punta il dito contro l’interesse morboso della televisione per lo spettacolo macabro delle morti e dei dispersi che il mare porta con sé.

 

emm 200
Per questo paese – Emma Marrone
La libertà di amare e di stare insieme al di là delle differenze sessuali, religiose e di razza, un invito al nostro Paese perché questo diritto sia riconosciuto. Un brano che crede che il cambiamento sia possibile.

 

muro 200
Figli come noi – Il Muro del Canto
Nel folk dei Muro del Canto troviamo la tradizione della canzone politica, che ricorda tutte le vittime degli abusi di potere di chi, indossando una divisa, dovrebbe invece difenderci dalla violenza.

 

Nomadi 200
Io come te – Nomadi
Abbiamo tutti lo stesso sangue, la stessa faccia, cambia solo il colore della pelle. Un canto a cuore aperto sull’integrazione come arricchimento culturale e umano, nella canzone d’autore dei Nomadi, attenti narratori della contemporaneità.

 

piotta 200
Barbara – Piotta (feat. Modena City Ramblers)
Ancora un brano contro la violenze sulle donne, affrontata però dagli occhi delle vittime che spesso non riescono a denunciare i maltrattamenti subiti. Un testo ricco di vivide immagini che toccano l’ascoltatore grazie alla comunicatività del rap.

 

Sun 200
Le case di Mosul – The Sun
I giovani e coraggiosi The Sun non hanno paura di usare immagini forti per puntare i riflettori sulla guerra e invitare alla pace, al rispetto dei diritti umani, alla coesistenza pacifica e alla libertà religiosa.