Nella giornata finale di Voci per la Libertà non sono certo mancate le emozioni. Grande attesa per la consegna del Premio Amnesty International Italia ai Negramaro per il miglior brano sui diritti umani con “Dalle mie parti”.

Nel pomeriggio l’incontro con il portavoce di Amnesty Italia Riccardo Noury, il Sindaco di Rosolina Franco Vitale, il direttore artistico del festival Michele Lionello, la rappresentante del Cospe Alessia Giannoni e i Negramaro rappresentati da Giuliano Sangiorgi e Andrea “Andro” Mariano. Al tavolo con i relatori anche la sagoma di Patrick Zaki disegnata da Gianluca Costantini a ricordo della richiesta di libertà per lo studente italiano detenuto ingiustamente in Egitto e degli altri prigionieri di coscienza tuttora rinchiusi nello stesso Paese. Una conferenza stampa incentrata sull’arte ma ancora di più sulla possibilità di usare l’arte e in particolar modo la musica come mezzo espressivo per dire la propria opinione su tematiche umane, o forse meglio disumane, in un momento storico in cui tutti dicono la loro, soprattutto sui social.

Giuliano Sangiorgi, autore del brano vincitore, ha detto: “Avrei forse voluto chiamare questa canzone ‘Dialogo tra un essere umano e un migrante’. Le vite in mare vanno salvate. Stiamo togliendo l’ultimo barlume di umanità a queste persone. La nostra mano tesa verso di loro è questa canzone”.
Sulla vittoria ha aggiunto: “Non mi sembra vero di aver vinto un premio così grande come il Premio Amnesty. Quando ho saputo della vittoria ho detto “ce l’ho fatta”. Ce l’ho fatta non a vincere ma a far arrivare una canzone di questo tipo. Le canzoni per noi sono dei contenitori in cui ognuno mette quel che vuole, possono anche essere travisate e questo è anche giusto, ma le canzoni non sono solo sull’amore a due, dentro può esserci anche l’amore infinito. Questo riconoscimento è importante anche per questo. È l’emblema di un percorso fatto dai Negramaro. È l’aver fatto capire che le canzoni non sono solo canzonette. Abbiamo vinto una scommessa fatta 30 anni fa. Io fra l’altro al liceo avevo il diario di Amnesty International. Ho sempre sognato di dire la mia ed il mio posto per dirla è una canzone. A chi ci dice che dobbiamo cantare e non fare politica rispondo che è la canzone il nostro posto, il posto dove dire certe cose. Se qualcuno vuole risponderci lo faccia con una canzone.”

Andro Mariano ha da parte sua spiegato che “quando è arrivato questo brano sono rimasto molto colpito, mi sembrava davvero qualcosa di nuovo. Ascoltandolo e cercando di vestirlo in maniera adeguata ogni volta mi emozionavo. E continua ad emozionarmi. Per la prima volta Giuliano ci ha messo davanti a una fotografia bella nitida di due mondi, due mondi che in realtà dovrebbero essere uno solo. Perché oggi purtroppo l’odio è la strada più facile da percorrere”.

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha invece affermato: “’Dalle mie parti’ è un inno a un mondo senza discriminazioni e senza confini, un appello a porre fine alla contrapposizione mio/tuo in favore di un’appartenenza e di un’esistenza comuni e condivise. Abbiamo deciso di premiare un brano che a partire dal titolo dell’album di cui fa parte, ‘Contatto’, invita a superare le divisioni, acuite da un anno e mezzo di pandemia che ha isolato molte persone e ha incattivito e fatto profondare nel rancore tante altre, convinte che per difendere i propri diritti sia necessario toglierli ad altri. Ripartiamo dall’arte e dagli artisti, trascurati come produzione non essenziale e che invece da sempre dimostrano quanto siano fondamentali, anche per promuovere i diritti umani”.
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Dopo il soundcheck, che praticamente è stato un mezzo concerto, in serata la premiazione e il live dei Negramaro che con le loro parole e la loro musica hanno incantato il numerosissimo pubblico presente.
“Questo premio per noi non è grande, è infinito” ha detto Giuliano Sangiorgi mentre Andrea “Andro” Mariano alza il premio al cielo!

Hanno effettuato la premiazione Riccardo Noury e Francesca Corbo di Amnesty International Italia “che è, molto prima che una scritta nera su sfondo giallo, l’insieme di milioni di persone che sostengono i diritti universali grazie a cui in questi 60 anni di attività abbiamo cambiato la vita di migliaia di esseri umani”.

Giuliano Sangiorgi, autore del pezzo vincitore, ha raccontato che “’Dalle mie parti’ è una preghiera laica. Ho infatti chiesto ad Andro Mariano, che si è occupato della produzione, di creare un mondo sonoro adatto. Nel parlare di migranti volevamo essere ancora più diretti rispetto a un pezzo del disco precedente, ‘Per uno come me (Storia di un amore naufrago)’, che trattava lo stesso tema ma era stato visto solo come la storia di un amore a due. Eravamo ancora distanti dal dare un messaggio preciso, quel pezzo aveva la libertà di essere inteso in varie maniere. Stavolta invece abbiamo finalmente usato le parole esatte per raccontare questo tema, per lanciare un messaggio importante. Avrei forse voluto chiamare questa canzone ‘Dialogo tra un essere umano e un migrante’. Le vite in mare vanno salvate. Stiamo togliendo l’ultimo barlume di umanità a queste persone. La nostra mano tesa verso di loro è questa canzone. Sono molto emozionato, non mi sembra vero di aver ricevuto un premio così grande: è un emblema di tutta una carriera, di un percorso fatto insieme ai Negramaro. Secondo me sarete ricordati per essere stati i primi ad essersi accorti che non erano solo canzonette” citando la celebre frase di Bennato che voleva proprio spronare a pensare l’opposto.
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