È la vincitrice del Premio della Critica: Elisa Erin Bonomo si racconta in questa bella intervista in cui ci parla dei suoi brani sulla violenza contro le donne, della scelta di partecipare ad un evento legato ai diritti umani e del suo mondo musicale.

BREVE BIO ELISA ERIN BONOMO
Cantautrice e chitarrista veneziana, Elisa “Erin” Bonomo è l’ex frontgirl del gruppo folk acustico “La Cantina dei Bardi”, con cui realizza due EP: “Offerta Libera” e “Terzo Tempo”. Nel 2017 pubblica il suo disco d’esordio solista, “Antifragile”, interamente finanziato tramite crowdfunding, e vince il Premio della Critica a Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty con il brano “Scampo”, il cui testo parla di violenza domestica. Nella sua intensa attività live da solista e con band ha aperto i concerti di NADA, Daniele Silvestri, Diodato, Chiara Dello Iacovo, Chiara Vidonis, Mimosa Campironi ed è inoltre presente nella compilation delle Indiemood Sessions in esclusiva su Rockol.

 

elisa erin bonomo 700

 

L’INTERVISTA

Ti va di raccontarci come è stata l’esperienza al  festival Voci per la Libertà? Perché hai scelto di partecipare? Quali erano le tue aspettative? Come ti sei trovata?
E’ stata un’esperienza emozionante, al di sopra delle mie aspettative. Da sempre seguo le attività di Amnesty come lettrice e ho preso parte ad alcune sue battaglie come ho potuto. Voci per Libertà era un veicolo per poter esprimere la mia vicinanza alla lotta per i diritti umani, ed essere stata selezionata è stata una gioia indescrivibile. Immaginatevi farne parte attivamente: ancora di più. Ed è solo l’inizio!

Anche tu, come Nada vincitrice del PAI, parli di violenza nei confronti delle donne. Come nasce il brano in concorso “scampo”? Nel live hai portato un altro brano provocatorio “puttana”, come mai?
“Scampo” in realtà è nata di getto. Non mi sono messa a tavolino e mi son detta “adesso scrivo una canzone che parla di violenza domestica”. Ci sono delle cose che mi colpiscono, e che sento vicine al mio sentire, e allora cerco di parlarne a modo mio. E’ nata da un’immagine. Quando vivevo a Padova come studentessa lavoratrice condividevo la stanza con Marta, una mia amica. Mi sono svegliata di soprassalto una notte e Marta non era nel letto vicino, ma aveva lasciato le sue scarpe vicino al letto. Era una presenza-assenza. Da lì ho cominciato a scrivere “Te ne sei andato senza dirmi più niente… Hai pure lasciato le scarpe in salotto… Sei tornato e mi hai riempito di botte, tante ma tante che ne ho perso il conto”. Da lì si è delineato il mio personaggio di una donna vittima di violenza.
Ho attinto alle storie che avevo letto e visto fino a quel momento, tante cose che ho provato in alcune mie relazioni passate. Perché la violenza non è solo fisica ma anche psicologica, quando la persona che ami cerca in maniera consapevole o inconsapevole di avere un qualche controllo su di te.
Sono per le scelte anticonformiste. Come la protagonista di “Scampo” sfida il suo compagno violento irridendolo, “Puttana” è dedicata ad un uomo. Mi son resa conto che non c’era un termine maschile che potesse racchiudere tutte le sfaccettature che il termine “puttana” contiene per una donna. Di solito “Dongiovanni” o “Casanova” sanno di adulatorio. Quindi, per provocazione, ho scelto un insulto femminile per mostrare quanto anche il nostro vocabolario possa essere sessista.

 

Elisa Erin Bonomo Premio 700

Pensi che la musica possa davvero essere un efficace strumento per sensibilizzare sui diritti umani?
La musica è un grande veicolo per comunicare, colpisce al cuore e alla pancia delle persone. Quindi sì, è uno strumento efficacissimo.

E’ stato bellissimo il tuo alzare il braccialetto “Verità per Giulio Regeni” nel momento della tua premiazione. Ci vuoi spiegare il significato?
Se devo dirla tutta è stato un onore ricevere il Premio della Critica, è il frutto di un enorme sforzo solitario per aver portato alla luce “Antifragile”. Ma io ero felice di essere lì, in quel momento, e poter ricordare Giulio dedicandogli la mia vittoria. Non ho seguito per filo e per segno la vicenda, ma mi sono identificata nella storia di questo giovane studioso “cittadino del mondo” che parte per fare il suo lavoro e viene ucciso senza trovare una spiegazione ufficiale. Provo molta empatia per i suoi genitori che vogliono e pretendono verità per un figlio che non vedranno mai più e quindi la cosa migliore è essere loro vicini con i fatti, facendo rumore, chiedendo giustizia.

Da dove provengono le tue influenze musicali? Geograficamente parlando le province di Venezia e Rovigo sono molto vicine. Com’è l’attuale panorama musicale?
Le mie influenze musicali sono tutte al femminile: Elisa, Carmen Consoli, Cristina Donà, Alanis Morissette, Pj Harvey, Tori Amos. E i cantautori: Fabrizio De Andrè, Ivan Graziani, Lucio Dalla, Samuele Bersani per citarne alcuni. L’attuale panorama musicale è molto ricco, sento molte buone proposte che purtroppo non hanno la voce giusta per avere il posto che meritano e tanta robaccia industriale occupare immeritatamente palchi importanti. Dal punto di vista femminile, ci sono signorine cantautrici in crescita a cui merito il meglio!

Il tuo album è uscito da pochi mesi, cosa ci possiamo aspettare da te per il futuro prossimo? Quali sono i tuoi progetti?
Spero di riuscire a girare l’Italia, e perché no, anche un pezzettino di Europa per un po’. Ci sono alcune belle novità ma sono scaramantica. Vorrei riuscire a saldare tutti i debiti del disco precedente e mettermi in forze per lavorare al secondo, che già c’è. Vorrei anche ricominciare a scrivere per il teatro. Spero in un futuro prossimo di farcela!

 

COVER ANTIFRAGILE

SCAMPO
(Tratto dall’album “Antifragile”)

Te ne sei andato senza dirmi più niente
Hai pure lasciato le scarpe in salotto
Sei tornato e mi hai riempita di botte
Tante ma tante che ne ho perso il conto
L’unica cosa che ormai ti riesce
Solo le mani riesci ad alzare
Le buone maniere non eran di serie
magnifico il giorno che ti hanno prodotto, maiale

La faccia accartocciata in un angolo del letto
E il mio dolore sempre più lieve
Tu che fai fette di me e prentendi tutto il bene
Se mi farai a pezzi, resteranno i miei versi

Amore mio non c’è via di mezzo
Amore o odio e niente in mezzo
Dammi la colpa per qualcosa che non ho fatto
Una scusa, un pretesto
Io non ho via di scampo

Lividi pieni di crema coprente
Slogature da manuale
Una bistecca sull’occhio che duole
mentre tutti stanno a guardare… (guardare, guardare, che cosa guardare)

I piatti volano gli schiaffi le parole e io
che cado senza far rumore
Tu che ti specchi allo specchio ed affili i tuoi denti da cane
Scusa il disturbo bel fusto, io prendo il largo e mio figlio

Amore mio non c’è via di mezzo
Amore o odio e niente in mezzo
Dammi la colpa per qualcosa che non ho fatto
Una scusa, un pretesto
Io non ho via di scampo
Scampo, scampo, sul mio cavallo bianco
Scampo, scampo, sul mio cavallo bianco

 

PER APPROFONDIRE:
Sito web: www.elisaerinbonomo.it
Pagina Facebook: www.facebook.com/ElisaErinB
Canale Youtube: www.youtube.com/channel/UCxhQp2CZnCjKRH1I3ObKpFQ