La 26a edizione del Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti ha visto la vittoria di Cenere da Bologna con “Chi lo decide chi siamo?”, un brano sugli stereotipi di genere imposti dalla società e dai media, mentre a La Malaleche feat. Diva Eva da Milano con “Cuentalo” è andato il premio della critica. Il premio della giuria popolare se l’è aggiudicato Obi da Torino con “Attimo” in una finale che ha visto in gara anche Buva da Cerignola con “Sud” e Cocciglia dall’Aquila con “La mia giostra”. A Cenere va anche il premio del Mei e a Obi quello di Indieffusione. Protagonista della giornata finale è stato anche Manuel Agnelli, che ha ricevuto il Premio Amnesty International Italia 2023 nella sezione Big per il suo brano “Severodonetsk”.

La finale del contest che premia le canzoni sui diritti umani si è svolta domenica sera in piazza Vittorio Emanuele II a Rovigo nella giornata conclusiva del festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty” e della “Settimana dei diritti umani”, che ha invaso la città dal 17 al 23 luglio con un fitto programma tra musica, dibattiti, letteratura, sport, laboratori, mostre, spettacoli. Il filo rosso della manifestazione era: “D(i)ritti al futuro”.

La domenica è stata la conclusione di una tre giorni fantastica.
Da Manuel Agnelli alla Banda Rulli Frulli, dal Conservatorio di Rovigo al progetto Effemme, dal film Rumore alla raccolta Shahida fino agli otto semifinalisti in concorso per il Premio Amnesty Italia nella sezione Emergenti. È quello che ha dato vita dal 21 al 23 luglio nel centro storico di Rovigo alla tre giorni di musica e diritti umani a fianco di Amnesty International.

ECCOVI IL RACCONTO DI QUESTI TRE GIORNI EMOZIONANTI

VENERDÌ 21

Partenza nel tardo pomeriggio ai Giardini delle Due Torri con il concerto Effemme il progetto nato dall’incontro di due amici di Voci per la Libertà, Francesco Fry Moneti (violinista e polistrumentista di Modena City Ramblers, Casa del Vento e molti altri) e il cantautore Michele Mud (Premio Amnesty International Italia sezione Emergenti nel 2014). In apertura ANGELAE, nome d’arte di Angela Zanonato, cantautrice padovana classe 1990.

In serata nel palco principale di Piazza Vittorio Emanuele II la prima semifinale del Premio Amnesty Emergenti con Da Quagga da Verona con “Casa mia”, Pankhurst da Ferrara con “Watch him bleed”, Cenere da Bologna con “Chi lo decide chi siamo?” e Buva da Cerignola/Roma con “Sud”.

Super Ospiti della serata la Banda Rulli Frulli, uno dei più bei progetti italiani di musica e inclusione. Ovvero fare musica partendo letteralmente da zero, inventandosi strumenti con materiali da riciclo, costruendo canzoni pezzo per pezzo e arricchendole infine con ospiti d’eccezione. Tra gli altri, per il concerto di Rovigo due amici di Voci per la Libertà Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione e Michele Mud Negrini. Percussioni e maschere, tubi idraulici suonati con racchette, pentole e cestelli di lavatrice. Tutto può essere suonato, e tutto può essere Banda Rulli Frulli.

Durante la serata è stato presentato StandByMe 2.0, un progetto cofinanziato dalla commissione europea che mira a fornire ai giovani e alle giovani strumenti per decostruire gli stereotipi di genere dannosi.

SABATO 22

Abbiamo iniziato, presso la Sala della Gran Guardia, con la proiezione del docufilm “Rumore – Human Vibes”, l’incontro tra musica e diritti umani narrato attraverso le canzoni che negli ultimi 20 anni hanno ricevuto il Premio Amnesty nella sezione Big. Un’occasione per raccontare i 25 anni di impegno tra musica e diritti umani del festival Voci per la Libertà, un momento per riflettere su come l’arte – e in particolare la musica – sia uno strumento per parlare di diritti umani. Al termine della proiezione gli interventi della regista Simona Cocozza e della Presidente di Amnesty International Italia Alba Bonetti.
In serata la seconda semifinale del Premio Amnesty Emergenti con Obi da Torino con “Attimo”, La Malaleche feat. Diva Eva da Milano con “Cuentalo”, Cocciglia dall’Aquila con “La mia giostra” e Candeo da Milano con “Le tue stesse gambe”.
Ospite della serata un altro progetto collettivo, gli studenti del dipartimento Pop Rock del Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze” di Rovigo hanno suonato e cantato una selezione dei brani vincitori delle passate edizioni del Premio Amnesty International Italia sezione Big, appositamente riarrangiati per l’occasione. Una nuova collaborazione che lega ancor di più il festival al territorio e all’identità artistica della storia del Premio Amnesty Big. Durante la serata anche il flashmob degli attivisti di Amnesty International Italia assieme alla Presidente Alba Bonetti per ricordare la Dichiarazione universale dei diritti umani.

Al termine della serata l’annuncio dei 5 finalisti del concorso per emergenti: Buva, Cenere, Cocciglia, La Malaleche feat. Diva Eva e Obi. Cinque generi diversi cinque tematiche diverse tutti uniti dalla qualità e dall’impegno a favore dei diritti umani.

DOMENICA 23

Il gran finale del festival con una giornata intensissima!
Si parte nel pomeriggio con l’attesissimo incontro con Manuel Agnelli come vincitore del Premio Amnesty International Italia – Sezione Big con il brano “Severodonetsk”. Il premio assegnato da una giuria composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, rappresentanti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà. La canzone “Severodonetsk”, tratta dall’album “Ama il prossimo tuo come te stesso” del 2022, mette l’essere umano al centro, rendendolo il vero protagonista al di sopra della geopolitica e delle ragioni di stato.

L’artista milanese ha tenuto l’incontro alla Sala della Gran Guardia con Francesca Corbo di Amnesty International Italia, Michele Lionello, direttore artistico del festival, ed Edoardo Gaffeo, sindaco del Comune di Rovigo.

Prima di cena la la presentazione di “Shahida – Tracce di libertà”, un triplo CD realizzato dal Centro Astalli a sostegno delle donne rifugiate. Sono oltre 100 gli artisti che hanno partecipato portando parole e melodie che raccontano storie, percorsi e volti da ogni parte del mondo. Con Stefano Canestrini del Centro Astalli, Simone Veronelli di Appaloosa Records/I.R.D. e le esibizioni di Erica Boschiero e Lorenzo Monguzzi. Conduce Enrico Deregibus.

 

La serata è poi proseguita sul palco in Piazza Vittorio Emanuele II, con la finale del contest e la premiazione di Agnelli, che si è anche esibito e dove è stato proiettato in anteprima il videoclip di “Severodonetsk”, realizzato con la regia di Gipi.

Ricordiamo anche qui l’albo d’oro 2023
Manuel Agnelli – Premio Amnesty Italia Sezione Big
Cenere – Premio Amnesty Italia Sezione Emergenti + Targa MEI
La Malaleche feat Diva Eva – Premio della Critica
Obi – Premio del Pubblico + Targa Indieffusione
Cocciglia – Finalista
Buva – Finalista

La conduzione delle serate affollate di folto pubblico sempre attento e partecipe era affidata a Savino Zaba e Carmen Formenton.
La prestigiosa e folta giuria tra semifinali e finale era composta da: Giò Alaimo (Spettakolo.it), Francesco Aneloni (festival Arcella Bella), Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Carolina Bruni (Amnesty International Italia), Angela Calvini (Avvenire), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (giornalista e operatore culturale),Enrico Di Noia (Dischi Sotterranei),Aldo Foschini (La Musica nelle Aie), Roberta Giallo (cantautrice),Giuditta Gualandi (Amnesty International Italia), Michele Lionello (direttore artistico Voci per la Libertà), Ivan Malfatto (Gazzettino), Lorenzo Monguzzi (cantautore), Gianluca Mura (Radio41), Francesco Pozzato (Voci per la Libertà), Silva Rotelli (Inalienabile, musica e diritti umani), Adila Salah (Indieffusione/Noise Symphony), Giordano Sangiorgi (Meeting degli Indipendenti), Vincenzo Soravia (Conservatorio di Musica Francesco Venezze di Rovigo), Giovanni Stefani (Amnesty International Rovigo), Francesco Tragni (Radio popolare).

La 26a edizione di Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty si è tenuta all’interno della Settimana dei diritti umani”.
Un grande festival multidisciplinare nato per promuovere i diritti umani attraverso l’arte e la cultura, che ha ospitato oltre 60 eventi, tutti ad ingresso libero, in 6 diverse location, con il coinvolgimento di più di 40 associazioni e realtà del territorio. Il parterre degli ospiti arrivati a Rovigo nei sette giorni metteva insieme Alba Bonetti, Manuel Agnelli, Banda Rulli Frulli, Moni Ovadia, Lisa Clark, Marco Mascia, Laura Marmorale, Giorgio Canali & Rossofuoco, Dipartimento Pop Rock del Conservatorio di Rovigo…. E ancora Marino Bellini, Sandro Fracasso, Alessandra Annoni, Alessandro Orsetti, RomAraBeat, Alysson, Boggi, Dalbenzi, La Bottega del Compensato, Sevilay Tufekci, Ciro Grandi, Guido Pietropoli, Paolo Guolo, Erica Boschiero, Lorenzo Monguzzi, Nevruz e tantissimi altri protagonisti del mondo dell’arte, della cultura e del volontariato.

Il festival, patrocinato e sostenuto dal Comune di Rovigo e dal Comune di Adria, è nato dalla forza creativa di ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ e dall’unione delle esperienze di decine di associazioni del territorio impegnate nella promozione dei diritti umani, della cultura e dell’arte.

“Grazie alla Settimana dei diritti umani, per sette giorni Rovigo è diventata davvero la capitale dell’arte e della cultura a favore dei diritti umani. Abbiamo avuto un riscontro incredibile in tutti gli appuntamenti che hanno caratterizzato il festival, una grande partecipazione per una proposta culturale di assoluta qualità. Il gran finale con “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ è stata la ciliegina sulla torta, con Piazza Vittorio Emanuele gremita di un pubblico attento e partecipe” ha dichiarato Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la Libertà.

Capofila: Associazione Voci per la Libertà

Associazioni ed enti coinvolti: Amnesty International Italia, A.N.P.I. Provinciale Rovigo, Arci Rovigo, Artalide, Artinstrada, Associazione REM, A.D.A., A.I.T.Sa.M, Caritas Diocesana Adria Rovigo, Centro di Documentazione Polesano, Centro Francescano Ascolto, Centro Servizio Volontariato di Padova e Rovigo, CGIL Rovigo, Cinema Teatro Duomo Rovigo, Circolo Arci 2 giugno, CISL Padova e Rovigo, Commissione Pari Opportunità del Comune di Rovigo, Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze” di Rovigo, Consorzio Università Rovigo, Covest, Di tutti i colori con Assirì sartoria eco-etica, Emergency Rovigo, Il Manto di Martino, IRASE, Legambiente Rovigo, Libera Rovigo, Mediterranea, 1001Notte, Politropia Arcigay Rovigo, Porto Alegre con la Fionda di Davide, Rete Kurdistan Polesine, Sat Pink, Sportello Avvocato di Strada di Rovigo, Still I Rise, UIL Rovigo, UISP Comitato Territoriale di Rovigo, UnitiinRete, Vivi Rovigo, Zico.

Con il sostegno e il contributo di: Comune di Rovigo, Comune di Adria, Circoscrizione Veneto – Trentino Alto Adige di Amnesty International Italia, Centro servizi di Volontariato Padova e Rovigo, CGIL Rovigo, SPI Cgil Veneto, CISL Padova e Rovigo, CAF CISL, UIL Rovigo.

Iniziativa sostenuta da: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

In collaborazione con: Fondazione Rovigo Cultura

Sostenitori: Banca Annia, Coop Alleanza 3.0, Banca Etica, Ubik Rovigo, Bar birreria Pedavena, Maatmox, Birreria Hops, Birrificio Torre Mozza, OPS Group,

Partner tecnici: APS Rovigo Eng, ARS audio & light, Press4All, Mei – Meeting degli Indipendenti, Rete dei Festival, Studioartax, Musica nelle Aie, PeM – Parole e Musica in Monferrato

Media partner: FunnyVegan, ViaVaiNet, Noise Symphony, Indieffusione, Radio Popolare, Radio 41, Radio Elettrica, Radio BlueTu, Radio Kolbe, Remweb.it

Il festival sostiene StandByMe 2.0, un progetto cofinanziato dalla commissione europea che mira a fornire ai giovani e alle giovani strumenti per decostruire gli stereotipi di genere dannosi.