Venerdì 8 dicembre Beppe Carletti dei Nomadi, Cenere e Obi saranno protagonisti della serata di presentazione della raccolta di ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ 2023 con brani di tutti gli artisti presenti nello storico festival estivo, raccolta che per il terzo anno sarà un braccialetto USB.

L’appuntamento è alle 21 a Rovigo al Cinema Teatro Duomo all’interno del programma della “Settimana dei diritti umani “, edizione speciale dedicata al 75° della Dichiarazione universale dei diritti in programma dal 4 al 10 dicembre in città.

L’8 dicembre si esibiranno Cenere (vincitore del Premio Amnesty International Italia emergenti di quest’anno) e Obi (Premio Giuria Popolare) e ci sarà la consegna di un Premio alla carriera ai Nomadi per il loro l’impegno in favore dei diritti umani e un incontro con Beppe Carletti. Proprio il brano “Il caporale” del gruppo emiliano chiude la raccolta 2023 del festival di Voci per la Libertà.

Il riconoscimento arriva in concomitanza con la celebrazione dei 60 anni della band  e con il 75° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani. Vuole essere un tributo al lungo impegno umanitario dimostrato nella loro straordinaria carriera musicale. Nel corso degli anni i Nomadi non solo hanno dato vita a numerosi brani legati ai diritti umani, ma si sono anche distinti per il loro comportamento etico e il loro impegno sociale, alimentati da passione e intelligenza artistica. 

Cenere (Premio Amnesty International Italia emergenti) è un duo che nasce a Bologna nel 2020 dall’unione di Sarah Fornito, ex cantante di Diva Scarlet e Decana, e Rebecca Dallolio, violinista e polistrumentista di formazione classica. A Rovigo si esibiranno con la band in formazione elettrica. Progetto indie-rock, il loro, attento alla sensibilizzazione su tematiche forti, quali quelle ambientali e sociali, che ha vinto il contest di Voci per la libertà con “Chi lo decide chi siamo?”. Il brano vuole evidenziare l’importanza e il diritto di essere sé stessi, manifestando liberamente il proprio essere già dai primi anni di vita, senza l’imposizione di giochi sessisti durante l’infanzia. È un pugno gentile allo stomaco, che oltre a colpire vuole soprattutto svegliare.

Obi (Premio Giuria Popolare), al secolo Mattia Strafile, rapper torinese, classe 2001, si approccia alla musica all’età di 11 anni. Dapprima con l’hip hop e la break dance, successivamente con il rap ed il freestyle, grazie anche ad artisti celebri in questi campi, quali Eminem, o il nostro Fabri Fibra. Gareggia e vince vari contest, aprendo anche a molti artisti noti, primo fra tutti a Noyz Narcos al Brixton Jam di Londra. La svolta avviene nel 2020 con l’incontro con il produttore e discografico Tommaso Oliva. Grazie a lui scopre nuove sonorità e generi quali jazz, R&B, funk che entreranno  nei suoi brani. A Voci per la Libertà ha vinto nel 2023 il Premio Giuria Popolare con “Attimo”, un brano contro conflitti e tirannie, con le parole di chi vorrebbe parlare, vorrebbe studiare, ma la guerra glielo impedisce.

Questa serata si inserisce all’interno del programma della Settimana dei diritti umani edizione speciale 75° Anniversario Dichiarazione universale dei diritti umani. Il festival è il frutto del lavoro di decine di organizzazioni del territorio con l’Associazione Voci per la Libertà come capofila. L’evento vede il patrocinio del Comune di Rovigo e la media partnership di Radio K e Radio BlueTu. Il progetto è sostenuto con i fondi 8×1000 della Chiesa Valdese.