marcia_pace_2012_200x106Libera Rovigo affida ad una nota la presentazione della X edizione della Marcia per la pace polesana che si terrà domenica 9 settembre 2012.

 

Per la vera ricchezza e contro le false povertà: DISARMIAMOCI!!!!!

 


 

marcia_pace_2010

 

 

In nome della crisi si deve rinunciare a sanità, scuola, trasporto pubblico, diritti dei lavoratori?

Le sanguinose vecchie e nuove guerre e le decine di immigrati che muoiono annegati nei nostri mari non indignano più il quotidiano della nostra esistenza?

 

Il territorio è in continua balia di opere a forte impatto ambientale

 

Occuparsi di Politica è diventato sinonimo di malversazione

 

I processi sono lunghissimi e non sempre arrivano a sentenze che ottemperino ai principi di legalità, verità e giustizia

 

Nonostante le denunce e gli appelli delle associazioni nazionali internazionali per la salvaguardia dei diritti umani, non esiste ancora in Italia il reato di tortura

 

Ogni due giorni una donna viene uccisa dalla violenza maschile, tanto che l’ONU ha dichiarato il nostro paese in emergenza femminicidio

 

La Mafia non è ancora stata sconfitta, anzi è sempre più presente e connivente anche qui a Nord, spesso ignorata e protetta da chi invece dovrebbe combatterla.

Dedichiamo la decima marcia provinciale della pace alla figura di Alexander Langer, che ci ha trasmesso la forza del suo sogno: che un altro mondo è possibile e necessario.

 

MARCIA2012

 

PROGRAMMA:

ore 10,30/11,00:

raduno dei partecipanti provenienti da tutto il polesine e oltre c/o parco Langer;

 

ore 11,30/12,00:

momento di riflessione e dibattito in ricordo della figura di Alexader Langer;

 

12,30/13,00:

pic-nic autogestito, sempre presso il parco Langer;

 

15,00/15,30:

inizio della decima marcia per la Pace, attraverso la pista ciclabile che da parco Langer (via porta Adige) va verso la stazione dei treni, per poi proseguire verso l’acquedotto, parco Maddalena, carcere, tribunale, Comune e Provincia, per concludere in piazza Matteotti.

 

16,30/17,00:

conclusione della marcia con testimonianze dei partecipanti

17,30: concerto del gruppo Hate the nation e saluti

 

L’APPELLO COMPLETO:

Per la vera ricchezza e contro le false povertà: DISARMIAMOCI!!!!!

In questo periodo, dove sembra che in nome della crisi si debba rinunciare a tutto ciò che davamo per scontato, come la sanità, la scuola, il trasporto pubblico, i diritti dei lavoratori , mentre continuano ad esssere rifinanziate le spese militari e le cosiddette “missioni di pace”; dove le sanguinose vecchie e nuove guerre e le decine di immigrati che muoiono annegati nei nostri mari non indignano più il quotidiano della nostra esistenza,

 

come se le vittime fossero solo virtuali e prive di sofferenza alcuna; dove il territorio è in continua balia di opere a forte impatto ambientale, come centrali, tav, inceneritori o colate di cemento per inutili strade, e chi tenta di difenderlo invece viene additato come un criminale che si oppone al progresso e ai suoi benefici; dove ormai occuparsi di Politica è diventato sinonimo di malversazione, facendo perdere la fiducia dei cittadini nei democratici strumenti di rappresentanza, quali i partiti, i sindacati e le istituzioni; dove i processi sono lunghissimi e non sempre arrivano a sentenze che ottemperino ai principi di legalità, verità e giustizia; dove, nonostante le continue denunce e appelli di associazioni nazionali internazionali per la salvaguardia dei diritti umani, non esiste ancora il reato di tortura; dove quasi ogni due giorni una donna viene uccisa dalla violenza maschile, tanto che l’ONU ha dichiarito il nostro paese in emergenza femminicidio; dove la Mafia non è ancora stata sconfitta, anzi è sempre più presente e connivente anche qui a Nord, spesso ignorata e protetta da chi invece dovrebbe combatterla. Proprio perché viviamo in questo periodo di forte crisi economica, sociale e politica abbiamo pensato di dedicare la decima marcia provinciale della pace alla figura di Alexander Langer, politico e convinto pacifista altoatesino che è riuscito a trasmetterci con i sui scritti la forza del suo sogno, che alla fine coincide con il nostro, cioè che un altro mondo non è solo possibile, ma sempre più necessario. Ecco di seguito alcuni frammenti, che vorremmo fornissero gli spunti per i momenti di riflessione e dibattito che avverranno durante il percorso della nostra marcia e magari anche oltre.

 

Abbiamo creato falsa ricchezza per combattere false povertà

…”Da qualche secolo ed in rapido crescendo si produce falsa ricchezza per sfuggire a false povertà. Di tale falsa ricchezza si può anche perire, come di sovrappeso, sovramedicazione, surriscaldamento ecc. Falso benessere come liberazione da supposta indigenza è la nostra malattia del secolo, nella parte industrializzata e “sviluppata” del pianeta. Ci si è liberati di tanto lavoro manuale, avversità naturali, malattie, fatiche, debolezze – forse tra poco anche della morte naturale – in cambio abbiamo radiazioni nucleari, montagne di rifiuti, consunzione della fantasia e dei desideri. Tutto è diventato fattibile ed acquistabile, ma è venuto a mancare ogni equilibrio.”…

 

…”un movimento per la pace che fosse fatto principalmente o esclusivamente di marce e petizioni per chiedere disarmo o condanna di certe aggressioni militari non avrebbe grande credibilità, soprattutto se si caratterizzasse davvero per partigianeria unilaterale (denunciare certi armamenti e certe guerre e tacere su altre) o se si limitasse ad invocazioni generiche di pace cui nessuno potrebbe dirsi contrario, ma dalle quali non deriva nessun effetto concreto.”…

…”si sta assistendo alla rigenerazione di un pacifismo di tipo nuovo, che promette bene, pur sapendo di dover affrontare immani sproporzioni tra le spinte alla guerra (che sono poi le stesse che comportano distruzione ambientale, sfruttamento economico, oppressione politica) e la necessità di pace (che vuol dire sostanzialmente autolimitazione e rispetto di un equilibrio giusto).”….

 

…”contro la guerra, cambia la vita”. Perché in qualche misura siamo tutti profittatori di guerra: i prezzi delle materie prime e degli alimenti di cui noi ci serviamo sono frutto di una guerra permanente – anche cruenta! – nei confronti di gran parte della popolazione del pianeta.”…

 

…”Scoprendo e divulgando questi nessi e promuovendo comportamenti personali di riduzione della violenza, i movimenti per la pace – al pari di quelli per la salvaguardia della natura o per la solidarietà con il sud del mondo – sempre più diventano parte di una nuova e grande sensibilità: che cioè il nostro modello di vita attuale – dai consumi agli armamenti, dalla competizione produttiva a quella intellettuale – impone un altissimo livello di conflitti e di violenza, dove i più deboli soccombono per primi, ma dove anche i forti ben presto vengono colpiti dagli effetti-boomerang della distruzione. Conviene “disarmare”, finché siamo in tempo.”…

 

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