cibo_1_250x166La terra fertile del Polesine ha sempre ricompensato il duro lavoro della sua gente con una grande varietà di prodotti tipici serviti sulle tavole di locande e ristoranti con saporite ricette tramandate di generazione in generazione. Il terreno paludoso del Delta ha dato il pregiato riso, con marchio IGP, dagli orti di Rosolina e Lusia arrivano radicchio e croccanti insalate, sempre IGP, dall’acqua delle valli da pesca cefali, branzini e orate. Tra il Po di Tolle e il Po di Donzella si estende la Sacca di Scardovari, uno dei più grandi orti d’acqua dell’Adriatico per l’allevamento di cozze e vongole. Dalle immense distese di campi coltivati a mais e grano derivano i prodotti della panificazione come il panebiscotto, le cui origini si perdono nel passato quando, per prolungarne la conservazione durante la cottura, il pane veniva privato completamente dell’umidità. Accanto ai piatti di carne o pesce non manca mai la tenera polenta servita, secondo la tradizione, su taglieri di legno, oppure la pinza onta; il suo impasto croccante è adatto per accompagnare anche i buoni salami da taglio prodotti artigianalmente in molti agriturismi o aziende agricole, così come la bondola polesana, protagonista della tavola nei giorni di festa. La parte più dolce del ricettario è occupata dalle zucche, la cui produzione si concentra nell’alto Polesine. Ottime per la preparazione di risotti, nel ripieno di gustosi tortellini o come base per torte. Per rimanere nel dolce non dimentichiamo i pregiati mieli prodotti in tutto il Polesine, ma anche le ciambelle e le focacce con uvetta, canditi e frutta secca vendute con nomi diversi nelle pasticcerie o nelle panetterie di molti comuni. Molto importante è anche la coltivazione di frutta come fragole, mele, pere, kiwi e melone da cui derivano delicate confetture utilizzate da nonne e mamme per preparare deliziose crostate. Infine da non dimenticare la produzione di tartufo.

 

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