Urru_200x106Da settimane il popolo della Rete tiene alta l’attenzione sulla vicenda di Rossella Urru, la giovane cooperante sarda rapita in Algeria il 22 ottobre 2011. Mercoledì 29 Febbraio è stato proclamato il bloggin day per Rossella Urru.

 

La 29enne cooperante originaria dalla Sardegna, che lavorava da due anni in Algeria come cooperante al Cisp (il Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli) è stata rapita con altri due colleghi spagnoli nel campo profughi di Hassi Raduni, dove i rifugiati Saharawi da oltre 30 anni sono esiliati. Durante la notte tra sabato 22 e domenica 23 ottobre 2011 i rapitori hanno fatto irruzione nelle stanze dei cooperanti e li hanno portati via. Uno di loro ha tentato di opporsi, ma gli hanno sparato ad un piede. Il suo caso è stato dapprima trattato dalla Farnesina, ma poi se n’è occupata soprattutto internet, mentre le televisioni hanno “dimenticato” la vicenda.

 

Proprio per questo la mobilitazione generale e la necessità di dare visibilità alla vicenda sono importantissime.

 

Usate queste immagini per diffondere la notizia nei vostri profili sui social network

 

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Ma il bloggin day sarà anche l’occasione per attirare l’attenzione su tutti gli altri nostri connazionali che in questo momento si trovano nella stessa situazione di Rossella.

A partire da Maria Sandra Mariani che è nelle mani dei suoi rapitori da 13 mesi.

Giovanni Lo Porto cooperante rapito a Multan nel Pakistan lo scorso 19 Gennaio.

 

Pochissime persone conoscono Franco Lamolinara, scomparso il 12 Maggio 2011 nel Nord Ovest della Nigeria dove si trovava per lavoro.

Non sono stato ancora stati liberati i 18 membri dell’equipaggio della nave petroliera Enrico Ievoli rapiti nelle acque dell’Oman il 21 aprile 2011, di cui 6 sono italiani. Si tratta di Valerio Longo, Letterio La Maestra, Agostino Musumeci, Valentino Longo, Daniele Grasso e Carmelo Sortino.

Il 29 febbraio è la giornata giusta per ricordarli tutti e per chiedere a gran voce un impegno serio per il loro ritorno a casa.

 

Ad aiutare la diffusione della notizia hanno sicuramente contribuito due volti noti della televisione italiana, Fiorello e Geppi Cucciari, ecco i loro appelli:

 

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FIORELLO GEPPI CUCCIARI

 

Sul web fioccano le adesioni all’iniziativa tra le quali non poteva mancare quella di Voci per la Libertà. Noi, oltre a dare all’iniziativa la massima diffusione, vogliamo porre l’attenzione sulla necessità di un’informazione libera!!!


Voci per la Libertà aderisce all’appello alla Rai:


Non chiudete quelle sedi!


Chiediamo più informazione di qualità dal mondo e sul mondo.

Meno gossip e più attenzione alle persone e ai popoli” rilanciato da La Tavola della Pace di fronte alla decisione del CDA della Rai di ridurre drasticamente le sedi di corrispondenza Rai nel mondo.

 

 

appelloGENERALE

IL TESTO DELL’APPELLO

Non possiamo accettare che la Rai decida di ridurre drasticamente gli uffici di corrispondenza e addirittura di chiudere le sedi di Nairobi, Beirut, Istanbul, Nuova Delhi, Buenos Aires e Mosca e il canale Rai Med. Questo progetto è profondamente contrario agli interessi dell’Italia e degli italiani che devono essere messi nelle condizioni di affrontare da protagonisti le grandi sfide del nostro tempo. Al contrario serve una maggiore apertura internazionale della Rai che ci deve aiutare a capire in tempo reale quello che accade nel mondo costruendo ponti fra le culture e le civiltà e diffondendo la cultura della pace, del dialogo, della cooperazione e dell’integrazione. Le sedi di corrispondenza della Rai non sono uno spreco ma un investimento strategico per il nostro paese. Non vanno chiuse ma sostenute da nuovi spazi nei palinsesti quotidiani capaci di portare in primo piano la vita delle persone e dei popoli. Con questo spirito torniamo a chiedere una struttura editoriale per i diritti umani, il rilancio di Rai Med e il rafforzamento di RaiNews24 che deve essere finalmente messa nelle condizioni tecniche di fornire il servizio “all-news” al quale è stata preposta. Per illustrare le ragioni e le proposte del nostro appello chiediamo infine un incontro urgente con il Direttore Generale della Rai.