La ventitreesima edizione di Voci Per la Libertà – Una canzone per Amnesty, la più difficile, quella del distanziamento, quella che non si sarebbe dovuta tenere, alla fine – come spesso accade – è stata la più bella.

Altri sorrisi. Altri abbracci. Altri ricordi da conservare e tirare fuori in momenti meno felici. Per tutto questo, per ogni sorriso, per ogni gentilezza, per ogni pasto condiviso, per ogni abbraccio, per ogni persona conosciuta o ritrovata, per ogni parola scambiata, per ogni nota ascoltata, per ogni bottiglietta d’acqua bevuta e poi sudata, per aver fatto sì che il primo grande evento live confermato in tutta la zona fosse proprio il nostro, ringraziamo col cuore tutti voi, amici di VxL!!!
I giorni del festival sono un po’ una bolla, una specie di Natale di Voci per la libertà durante il quale tutta la famiglia si ritrova. È un tempo sospeso in cui tutto corre alla velocità della luce. È stato bello ritrovarci, è stato bello trovare persone nuove, è stato bello sudare con tutti voi e sentire vicino anche chi era lontano e non ha potuto esserci.
È stato un anno speciale! È stato bellissimo vedere cinque donne in finale, è stata emozionante la consegna del premio ad H.E.R. e a Niccolò Fabi, perché pensiamo che quel premio ce lo meritiamo anche tutti noi che abbiamo creduto di poter realizzare l’irrealizzabile. Ogni edizione è più emozionante di quella precedente ma le belle persone rimangono quelle di sempre. Anno dopo anno abbiamo costruito una macchina sempre migliore con la nostra professionalità e il nostro cuore.
#VXL2020 é stata una edizione speciale nella quale ogni persona ha fatto la differenza e ha reso realizzabile questo festival!
Siamo quasi commossi che dopo mesi di lockdown la musica si sia fatta sentire e nel migliore dei modi: parlando di diritti umani! E in fondo abbiamo imparato non solo a lottare per i diritti con Amnesty Italia ma anche a non dare niente per scontato e i sorrisi dello staff, volontari, musicisti, operatori e naturalmente pubblico ci hanno reso doppiamente più fieri per un’edizione fatta con passione e tanta energia sempre nella più fervida convinzione che l’arte sia uno strumento per cambiare il mondo!
Ancora grazie ad ogni persona che ha reso possibile tutto questo!

Tutte le foto di questo articolo sono di Andrea Artosi “StudioArtax”

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IL RACCONTO DEI GIORNI DEL FESTIVAL

Sabato 25 luglio Adria
Come ogni festival che si rispetti deve esserci un’anteprima ed è stata bellissima…
E alla fine è arrivata!
Dopo mesi di preparazione: riunioni, mail, incontri in zoom, telefonate, dubbi, entusiasmo, perplessità, paure… Ce l’abbiamo fatta, energia allo stato puro!!! L’anteprima di Voci per la Libertà è stato un successo. Per primi abbiamo riportato la GRANDE MUSICA in Polesine. Musica e diritti umani a fianco di Amnesty International Italia. Per mesi, chiusi, in casa, ci siamo chiesti “quando torneremo ad abbracciarci”. Seppure nel rispetto delle regole per la tutela reciproca, abbiamo riassaporato un po’ il calore di quell’abbraccio. Abbiamo ritrovato dopo mesi la nostra dimensione di comunità. Un GRAZIE ENORME a Meganoidi e The Boylers per le emozioni che ci hanno regalato. Due bellissime esibizioni davanti al folto pubblico in piazza Cavour con la cornice del teatro comunale alle spalle. A presentare la serata Carmen Formenton.

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Venerdì 31 luglio Rosolina Mare
Si riaccendono i riflettori sul palco di Piazzale Europa per l’ormai tradizionale appuntamento musicale celebre in tutta Italia, il festival Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty, in programma fino a domenica 2 agosto. Tre giornate in cui la musica si incrocia con le tematiche dei diritti umani. A presentare tutte le serate i veterani della manifestazione Savino Zaba (Rai Radio1) e Carmen Formenton (Voci per la Libertà).
In apertura la prima semifinale del Premio Amnesty International Italia sezione Emergenti.
La prima artista in concorso ad esibirsi è stata la romana H.E.R., in gara con il barano “Il mondo non cambia mai”; voce e violino con il suo trio di musicisti, brani grintosi intervallati da un impegnato monologo in cui ha ricordato anche Patrick Zaki, Studente dell’Università degli studi di Bologna imprigionato in Egitto. La seconda musicista a salire sul palco è Micaela Tempesta, in gara con il brano denuncia “4M3N”, capace di mescolare tradizione e modernità, sacro e profano, proprio come la città che racconta: Napoli.
Impossibile poi non lasciarsi trascinare dal ritmo travolgente e dall’energia dei Nuju, band reggiana i cui messaggi di denuncia sociale trasmessi attraverso musica e testi arrivano forti e chiari, in particolar modo con la canzone in concorso “La nostra sicurezza”.
Ultima emergente ad esibirsi la veronese Adriana Iè, considerata una delle 3 migliori voci soul in Italia nel 2019. Anche nelle sue parole e nella sua arte troviamo la voglia di trasmettere messaggi importanti soprattutto con la canzone “Bumaye”.
Durante la serata il direttore artistico Michele Lionello ha ricordato l’impegno dell’associazione Voci per la libertà nel sostegno dei diritti umani e delle campagne di Amnesty International, impegno che si concretizza non solo attraverso il festival ma anche grazie a molti altri eventi e iniziative durante tutto il corso dell’anno. Francesca Corbo di Amnesty International Italia ha ricordato lo slogan di quest’anno “Sui diritti non si torna indietro”, per ribadire la centralità dell’impegno in favore dei diritti di tutte e di tutti.
Gran finale con l’ospite della serata Margherita Vicario, cantautrice romana in forte ascesa nel panorama indie italiano. In scaletta ovviamente il brano “Mandela”, un originale singolo dai toni multi etnici selezionato tra i 10 finalisti per il Premio Amnesty Italia sezione Big 2020. “La scelta di affrontare un tema sociale – ha spiegato Margherita – non era programmata: io ho solo descritto ciò che vedo. Credo che il tema della multiculturalità e dell’inclusione faccia parte della quotidianità di tutti e mi è venuto naturale raccontarlo dal mio personale punto di vista”.
Margherita ha incantato il pubblico con una performance in acustica che ha dato massimo risalto alle sue doti vocali e di interprete.

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Sabato 1 agosto Rosolina Mare
Grande successo anche per la seconda serata del festival che da ormai 23 anni è un palcoscenico di valore per cantautori e band impegnate provenienti da tutto il territorio italiano. Ospiti sono stati Andrea Sesta di Lercio, il presidente di Amnesty International Italia Emanuele Russo e la pluripremiata cantautrice romana Marina Rei. La serata si è aperta con il secondo round di semifinali del concorso per artisti emergenti. Si sono esibiti nell’ordine: Ennesimo Piano B, band lucana pop-rock in gara con il brano “Ultima stagione” e vincitrice del Premio MEI Musplan; Agnese Valle, cantautrice e clarinettista romana, in gara con il brano “La terra sbatte”; Mattia Bonetti, cantautore luvigiano, in gara con il brano “Exarchia”; Assia Fiorillo, artista Napoletana già ospite del festival come frontwoman delle Mujeres Creando, il cui brano selezionato per il concorso è “Io sono te”. Molti gli spunti di riflessione nel corso della serata condotta dal consolidato duo Savino Zaba – Carmen Formenton, in particolare la presentazione della campagna di Amnesty Italia #iolochiedo, dedicato alla tutela della sicurezza delle donne e al tema del consenso. “È un tema che ci sta molto a cuore e di estrema attualità: durante il periodo di lockdown le chiamate ai numeri di emergenza contro la violenza domestica sono incrementate drasticamente” ha spiegato il presidente Emanuele Russo.
A cura di Andrea Sesta di Lercio, come anche nella serata precedente, un intermezzo degno della fama del celebre sito satirico, capace di divertire e far riflettere il numeroso pubblico presente!
Gran finale di serata con Marina Rei, che ha emozionato il pubblico con le sue straordinarie doti vocali ed un’esibizione in continuo movimento toni rock e melodici, temi sociali e panorami introspettivi. “L’impegno con Amnesty, il supporto ai diritti umani – e della causa femminile in particolare – continuerà, perché la voce dei musicisti è un potere importante per contribuire ai temi di giustizia sociale” ha dichiarato l’artista.
Dopo l’esibizione di Marina Rei l’annuncio dei cinque finalisti del concorso per gli emergenti. Sarà una finale tutta al femminile quella di “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”. A confrontarsi per la vittoria del Premio Amnesty nella sezione Emergenti ci saranno: Assia Fiorillo, H.E.R., Adriana Iè, Micaela Tempesta e Agnese Valle.

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Domenica 2 agosto Rosolina Mare
Giornata di chiusura quella di domenica per il festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty” a Rosolina mare. Protagonista attesissimo è stato Niccolò Fabi, arrivato in Polesine per ricevere il Premio Amnesty International Italia 2020 nella sezione big per la sua canzone “Io sono l’altro”. Nel pomeriggio al centro congressi c’è stato un incontro con e con il presidente di Amnesty International Italia Emanuele Russo.
Niccolò Fabi ha detto: “questa canzone è rimasta sospesa nella sua scrittura per molto tempo perché l’argomento, cioè il tema dell’altro, era insidioso. Si rischiava di banalizzare le cose. Si rischiava la retorica, il qualunquismo. La canzone come forma espressiva nasce storicamente per raccontare cose più piccole, poi negli anni ha ampliato il suo spettro. In pochi minuti hai la possibilità di creare uno stato d’animo più che un saggio. Ad un certo punto per questa canzone ho pensato a un cambio di prospettiva: non parlare dell’altro, ma il fatto che noi siano un altro rispetto agli altri. Parlare del rapporto di interdipendenza che c’è fra gli esseri umani. Del possibile scambio di ruoli : ad esempio un chirurgo ha un potere rispetto ad altri quando opera, ma il giorno dopo se va in banca a chiedere un mutuo ha un rapporto opposto. Sono contento che questa prospettiva sia stata compresa. Le canzoni più di altre forme d’arte riescono ad amplificare la nostra sensibilità per il fatto di essere aeree, non richiedono una attenzione esclusiva. Tu puoi fare altro mentre ascolti una canzone. Ma per questo entrano dentro in modo più subdolo. Il discorso dei premi per le canzoni è particolare. L’arte non è atletica, mettere accanto due canzoni, confrontarle significa entrare in un discorso non oggettivo. In questo caso c’è un filtro, c’è la vicinanza di un brano ai temi dei diritti umani, di Amnesty. Un premio insomma che esula da quelli prettamente musicali. Per questo lo considero un premio molto speciale del quale sono orgoglioso.”
Emanuele Russo, presidente di Amnesty International Italia, ha affermato: “In un momento drammatico come quello che stiamo vivendo non potevamo non premiare “Io sono l’altro” di Niccolò Fabi, una riflessione sull’importanza dell’empatia, sull’altro, sul ‘diverso’. “Io sono l’altro” è un testo profondo che esalta la musica per merito della sua intensità, che racconta di un tempo in cui si tende a preferire egoismo e chiusura rispetto alla comprensione e alla conoscenza dell’altro. Racchiude in sé tutte le campagne che Amnesty International porta avanti da quasi 60 anni. Senza comprensione, empatia e rispetto reciproco non si potrà mai mettere fine alla catena di violazioni dei diritti umani a cui assistiamo, ogni giorno.”
Il presidente ha anche illustrato gli appelli di Amnesty presenti quest’anno al festival: “Il sesso senza consenso è stupro!”, “Fermiamo la detenzione e la tortura di rifugiati e migranti in Libia”, “Libertà per Patrick Zaki”, “Verità per Giulio Regeni” e “Cambiamento climatico: l’Europa agisca ora”. Tutti sotto lo slogan Sui diritti non si torna indietro, per ribadire la centralità dell’impegno in favore dei diritti di tutte e di tutti.

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In serata, oltre a ritirare il premio, Fabi ha regalato una sua esibizione, che ha fatto seguito alla finale, tutta al femminile, del Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti.
È H.E.R., al secolo Erma Pia Castriotta, a vincere la 23a edizione del Premio Amnesty International nella sezione Emergenti. Si intitola “Il mondo non cambia mai” il brano che ha portato alla vittoria H.E.R., un brano contro le discriminazioni, che lei, artista transgender, conosce bene, avendone subite molte in prima persona. “Il mio premio lo dedico a Patrick Zaky, attivista per i diritti umani, in carcere in Egitto”, ha dichiarato. In qualità di vincitrice del premio assoluto, l’artista pugliese avrà fra l’altro la possibilità di produrre un video o un singolo e potrà beneficiare di un bonus offerto da Noise Symphony Music e Indieffusione che prevede la distribuzione e la promozione di un singolo.
L’artista transgender prevale in una finale tutta al femminile in cui Agnese Valle si aggiudica il Premio della Critica con “La terra sbatte” e Adriana Iè quello del pubblico con “Bumaye” . Altro riconoscimento della serata è stato il premio di Viva la radio Network andato ad Assia Fiorillo con “Io sono te”, in finale anche Micaela Tempesta con “4M3N”.
La giuria tra semifinali e finali era formata da: Giò Alajmo – Spettakolo.it, Marco Cavalieri – Radio Elettrica, Francesca Cesarotti – Amnesty International Italia, Francesca Corbo – Amnesty International Italia, Nicola Dalla Pasqua – Amnesty International Veneto, Massimo Della Pelle – MEI e Rete dei Festival, Enrico Deregibus – giornalista e consulente di Voci per la libertà, Silvia D’Onghia – Il Fatto quotidiano, Michele Lionello – Voci per la Libertà, Ivan Malfatto – Il Gazzettino, Gianluca Mura – Radio41, Angelo Pangrazio – Tgr Veneto, Francesco Pozzato – Voci per la Libertà, Silva Rotelli – Inalienabile, Emanuele Russo – presidente Amnesty International Italia, Adila Salah – Indieffusione/Noise Symphony, Emanuele Scatarzi – Viva La radio! Network, Andrea Sesta – Lercio, Francesco Tragni – Radio Popolare.

Michele Lionello, il direttore artistico di Voci per la Libertà, afferma: “Grande felicità per la riuscita del festival, è stato perfetto sotto tutti i punti di vista come testimonia anche il grande riscontro da parte del pubblico. Personalmente sono particolarmente soddisfatto della qualità artistica delle proposte e per la finale tutta al femminile, che è un importante segnale in una società in cui le donne hanno difficoltà ad affermarsi. Infine, riuscire a realizzare un festival così articolato dopo tutte le problematiche legate all’emergenza sanitaria lo considero un grande successo.”

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Un’iniziativa di:
Associazione Voci per la Libertà, Amnesty International Italia, Arte per la Libertà, Comune di Rosolina.

Con il contributo di:
CGIL Rovigo, CISL Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando “Eventi culturali”.

Partner tecnici:
ARS audio & light, Idee Grafiche, Press4All, Mei – Meeting degli Indipendenti, OPS Group, Rete dei Festival, Studioartax, Musplan.

Media partner:
FunnyVegan, ViaVaiNet, Collettiva, Noise Symphony, Indieffusione, REMweb.

Radio partner:
Radio Popolare, Radio 41, Delta Radio, consulenzaradiofonica.com , Fare Radio, Atom Radio, Il discobolo, IwebRadio, Kristall Radio, Nuova Radio 1485, Oradio.it, Radio Arcade 24, Radio Atlanta, Radio Bellissima, Radio Bla Bla network, Radio Città Benevento, Radio Diva, Radio Eco Sud, Radio Elettrica, Radio Flyweb, Radio Garda, Radio Hemimgway, Radio Incontro Terni, Radio Internazionale, Radio Italia Uno Adelaide, Radio Jtj, Radio L’Olgiata, Radio Mach5, Radio Marconi, Radio Olbia Web, Radio Pico, Radio Prima Rete, Radio Ragusa, Radio Rap Italia, Radio Sanremo, Radio Sardinia, Radio Sette Asiago, Radiosettenote, Radio stereo 5, RadioTsunami, Rt Radio Terapia, Studio 54 Network, Studio2, Studio Emme Network, Studio Tre Radio, Studio Uno Abruzzo, UnicaRadio, Viva La Radio! Network, Webradio 63, Webradio Dnor.

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