Dopo i due debutti per gli studenti dell’IIS “Primo Levi” di Badia Polesine e per la cittadinanza di Villadose in occasione della Giornata della Memoria 2016, giovedì 4 febbraio PRESI A CASO, questo nuovo film che racconta il rastrellamento di Ceregnano e l’eccidio di Villadose del 25 aprile 1945, è stato presentato con grande successo a Montecitorio. Il miglior battesimo possibile per un lavoro tutto polesano che tra i propri obiettivi ha quello di divulgare la vicenda al di fuori dei confini provinciali.

 

 

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Dopo i due debutti per gli studenti dell’IIS “Primo Levi” di Badia Polesine e per la cittadinanza di Villadose in occasione della Giornata della Memoria 2016, giovedì 4 febbraio PRESI A CASO, questo nuovo film che racconta il rastrellamento di Ceregnano e l’eccidio di Villadose del 25 aprile 1945, è stato presentato con grande successo a Montecitorio. Il miglior battesimo possibile per un lavoro tutto polesano che tra i propri obiettivi ha quello di divulgare la vicenda al di fuori dei confini provinciali.

L’evento è stato realizzato grazie all’interessamento del deputato polesano Diego Crivellari. Alla presentazione e proiezione hanno partecipato oltre 200 studenti delle scuole superiori di Roma ed una cinquantina di invitati, tra cui numerose autorità, critici cinematografici, personalità legate alla tutela dei diritti umani ed alcuni protagonisti del film. Tra le autorità presenti, significativa la presenza di due rappresentanti dell’Ambasciata Tedesca e dei politici polesani: il Senatore Bartolomeo Amidei ed il Consigliere Regionale del Veneto Graziano Azzalin, nonché il Segretario Generale della CGIL di Rovigo Fulvio Dal Zio e Giancarlo Lovisari, in rappresentanza degli ex amministratori PCI-PDS-DS del Comune di Villadose, entrambi finanziatori del progetto con l’attuale Amministrazione Comunale di Villadose.

Gli interventi che hanno preceduto e seguito la proiezione sono stati di Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la Libertà, che ha introdotto e coordinato la mattinata; Diego Crivellari, Deputato del Partito Democratico, che ha evidenziato l’importanza di un progetto culturale di tale portata. Quindi Alberto Gambato, regista del film, che ha sottolineato il lavoro svolto; Domenico Gallo, magistrato e consigliere Corte di Cassazione e Riccardo Noury, portavoce Amnesty International Italia, che in qualità di esperti hanno dato il proprio apporto giuridico e sui diritti umani alla vicenda. Infine la ricercatrice storica rodigina del documentario, Laura Fasolin, ha evidenziato il valore didattico e storico dell’iniziativa mentre Gino Alessio, Sindaco di Villadose, ha rivolto attenzione all’importanza di proposte di questa importanza per la comunità. Giovanni Stefani, presidente dell’associazione Voci per la Libertà, ha chiuso la mattinata con i ringraziamenti a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione del documentario.

 

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L’attenzione e la partecipazione del pubblico sono state grandissime e la soddisfazione degli organizzatori li induce a programmare una serie di future presentazioni, sia a livello locale che nazionale ed internazionale. Il DVD del film, ora disponibile per la vendita, contiene infatti anche i sottotitoli in inglese e numerosi approfondimenti attraverso contenuti speciali.

 

 

GUARDA QUI IL TRAILER DEL FILM

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Il documentario PRESI A CASO narra la storia di un eccidio poco noto a livello locale e sconosciuto a quello nazionale: una storia che ha lasciato in dote a due comuni, Ceregnano e Villadose, un 25 aprile 1945 molto amaro. Per essi la Liberazione assume da allora anche il volto commemorativo di ingenti perdite umane, nell’ultimo giorno di guerra e nel primo di una nuova e più duratura pace. Ventuno furono le vittime, tra i 14 e i 70 anni, cadute sotto il fuoco tedesco durante il rastrellamento e l’eccidio. Rimangono oggi i luoghi della tragedia e con essi le testimonianze di chi ha vissuto quella tragedia in prima persona. Una ricostruzione non facile, per l’esiguità della bibliografia esistente e la mancanza di un riconoscimento istituzionale a vittime che dovrebbero vivere nella riconoscenza della propria nazione. Su invito dell’Associazione culturale Voci per la Libertà, il regista Alberto Gambato e storica Laura Fasolin hanno analizzato la vicenda attraverso la Dichiarazione universale dei diritti umani (1948) – legislazione successiva ai fatti – accompagnati da Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. Onde comprendere il suo odierno significato, il tragico evento è stato attualizzato attraverso il dialogo con giovani che, in tenera età, quella storia l’hanno conosciuta a scuola tramite una drammatizzazione teatrale ed una raccolta di testimonianze dei loro nonni, frutto dell’impegno di insegnanti e del Comune di Villadose. Restano oggi pochi punti fermi: quel 25 aprile pioveva, 21 persone venivano uccise, 23 famiglie dovevano sopportare il dolore più grande, l’umanità si copriva di vergogna. Un eccidio senza motivo e senza diritto, per la presunta morte un tedesco. Vi è però la certezza di una rappresaglia che se nell’ovvietà non fu supportata moralmente, non lo fu neppure giuridicamente, come afferma nel documentario Domenico Gallo, magistrato e consigliere della Corte di Cassazione: il diritto di rivalsa non poteva – e non può – toccare la vita della persona.

 

 

PRESI A CASO

SCHEDA FILM
(59′ – Italia – 2016)

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Diretto, fotografato e montato da Alberto Gambato
Consulenza storica di Laura Fasolin
Coordinamento di Michele Lionello

Un progetto di:
Associazione Culturale Voci per la Libertà

Si ringraziano:
Comune di Villadose, Ex Amministratori PCI-PDS-DS di Villadose, CGIL di Rovigo, Archivio di Stato di Rovigo, Amnesty International Italia.

Con la collaborazione di:
Annita Cecchetto, Luisa Bolzan, Ornella Cecchetto, Gabriele Palugan, Giocondo Penolazzi, Gianni Sparapan, Lino Pietro Callegarin.

Con:
Aldo Simoni, Noemi Paesante, Elvira Rossini, Gianni Modica, Giovanni Marchetti, Santina Marchetti, Chiara Rodella, Emanuele Cecchetto, Andrea Vettorello, Christian Palugan, Stefano Smanio, Jennifer Garavello, Ilaria Pozzato, Carmen Caterino, Lorenzo Bellini.

Interventi di:
Domenico Gallo – Magistrato, Consigliere Corte di Cassazione
Riccardo Noury – Portavoce di Amnesty International Italia

 

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