Nelle dieci nomination della sezione big di ‘Voci per la Libertà’: Eugenio Bennato, Samuele Bersani, Coma_Cose/Stabber, Fulminacci, J-Ax/Paola Turci, Levante, Francesca Michielin/Måneskin, Negramaro, Chadia Rodriguez/Federica Carta, Yo Yo Mundi.

Sono rappresentate molte generazioni, molti generi musicali e molte tematiche nelle dieci canzoni che Amnesty International Italia e Voci per la Libertà hanno scelto come candidate quest’anno al Premio Amnesty International Italia nella sezione Big, lo storico riconoscimento che va a brani sui diritti umani pubblicati da nomi affermati della musica italiana nell’anno precedente.

Grande la soddisfazione del direttore artistico del festival, Michele Lionello, che dichiara: “la decina di nomination del premio di quest’anno ritraggono davvero un bello spaccato della musica italiana più attenta ai diritti umani, dieci proposte artistiche molto diverse che rappresentano mondi musicali contemporanei. Le dieci canzoni trattano temi molto diversi: dalla promozione di un mondo senza barriere e razzismi al no alla violenza fisica e verbale contro le donne, dalla diversità di genere e orientamento sessuale all’immigrazione, dal cyber bullismo al body shaming. Gli artisti con la loro musica possono veramente essere degli ambasciatori dei diritti umani a tutti gli effetti”.

Sono in lizza in questa edizione (in ordine alfabetico per artista):
Eugenio Bennato con “W chi non conta niente” (Bennato);
Samuele Bersani con “Le Abbagnale” (Bersani);
Coma_Cose feat. Stabber con “La rabbia” (Mesiano / Zanardelli / Tartaglini);
Fulminacci con “Un fatto tuo personale” (Uttinacci / Dezi / Mungai / Uttinacci);
J-Ax feat. Paola Turci con “Siamesi” (Aleotti / Anania / Del Pace / Turci / Bonomo / Chiaravalli / Garifo);
Levante con “Tikibombom” (Lagona);
Francesca Michielin e Måneskin con “Stato di natura” (Michielin / Levy / Michielin );
Negramaro “Dalle mie parti” (Sangiorgi);
Chadia Rodriguez feat. Federica Carta con “Bella così” (Crdarnakh / Ettorre / Gianclaudio / Fracchiolla / Dagani);
Yo Yo Mundi con “Il silenzio che si sente” (Archetti Maestri).

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Il vincitore sarà premiato durante la prossima edizione, la ventiquattresima, di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 23 al 25 luglio a Rosolina Mare (Rovigo).

Il premio, nato nel 2003, viene assegnato da una giuria composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, addetti ai lavori, referenti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà.
Ne fanno parte quest’anno: Claudio Agostoni (Radio Popolare), Giò Alajmo (Spettakolo.it), Diego Alligatore (Smemoranda), Daniela Amenta (Globalist), Giuseppe Antonelli (linguista), Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Massimo Arcangeli (linguista), Silvia Boschero (Rai Radio 2), Marta Cagnola (Radio24), Angela Calvini (Avvenire), Giulia Cavaliere (Rolling Stone), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Francesca Cheyenne (Rtl 102.5), Angiola Codacci Pisanelli (Espresso), Francesco Corbo (Amnesty International Italia), Valerio Corzani (Rai Radio 3), Silvia D’Onghia (Il Fatto quotidiano), Enrico de Angelis (storico della canzone), Danilo De Blasio (Festival dei diritti umani), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (operatore culturale), Maria Antonia Fama (Radio Articolo 1), Flavia Filippi (La7), Silvia Gianatti (freelance), Livia Grossi (Sette Corriere della sera), Federico Guglielmi (Audio Review), Ambrosia Jole Silvia Imbornone (Rockerilla), Andrea Laffranchi (Corriere Della Sera), Michele Lionello (Voci Per La Libertà), Luigi Manconi (sociologo), Francesca Milano (Chora), Stefano Miliani (Globalist), Giommaria Monti (Rai3), Riccardo Noury (Amnesty International Italia), Simona Orlando (Il Venerdì di Repubblica), Elisa Orlandotti (FunnyVegan), Angelo Pangrazio (Tgr Veneto), Luciana Parisi (Tg3), Duccio Pasqua (Rai Radio1), Fausto Pellegrini (Rai News 24), Timisoara Pinto (Gr Rai), Gianluca Polverari (Radio Città Aperta), Valeria Rusconi (la Repubblica), Emanuele Russo (Amnesty International Italia), Adila Salah (Noise Symphony), Giordano Sangiorgi (Mei), Velia Senatore (Amnesty International Italia), Renzo Stefanel (Classic Rock Italia), Giovanni Stefani (Voci per la Libertà), Marcella Sullo (Gr Rai), Giorgio Testi (regista), Monica Triglia (allonsanfan.it), Giulia Caterina Trucano (Grazia), John Vignola (Rai Radio 1), Silvio Vitelli (Tv2000), Savino Zaba (Rai Radio 1).

L’ALBO D’ORO DEL PREMIO:
nel 2003 “Il mio nemico” di Daniele Silvestri, nel 2004 “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, nel 2005 “Ebano” dei Modena City Ramblers, nel 2006 “Rwanda” di Paola Turci, nel 2007 “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani, nel 2008 “Canenero” dei Subsonica, nel 2009 “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela, nel 2010 “Mio zio” di Carmen Consoli, nel 2011 “Genova Brucia” di Simone Cristicchi, nel 2012 “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia, nel 2013 “Gerardo nuvola ‘e Povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini, nel 2014 “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè, nel 2015 “Scendi giù” di Alessandro Mannarino, nel 2016 “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato, nel 2017 “Ballata triste” di Nada, nel 2018 “L’uomo nero” di Brunori Sas, nel 2019 “Salvagente” di Roy Paci & Aretuska feat. Willie Peyote e nel 2020 “Io sono l’altro” di Niccolò Fabi.

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Per quanto concerne la sezione del premio riservata agli artisti emergenti, è disponibile il bando di concorso per questa nuova edizione. Possono partecipare cantautori e band che abbiano realizzato un brano che tratti di diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e di qualsiasi genere musicale. La scadenza del bando è fissata per lunedì 3 maggio. Semifinali e finali si svolgeranno in luglio durante il festival a Rosolina Mare.

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