Dal 26 Gennaio 2005 nei migliori negozi di musica (Self Distribuzione)

 

cover cd2004 mid

Ogni anno centinaia di gruppi emergenti di tutta Italia spediscono all’attenzione di Voci per la Libertà i propri demo con canzoni ispirate alla voglia di cambiamento, a problemi relativi all’immigrazione, alla povertà, alla fame, alla discriminazione e a tematiche legate ai diritti umani… Ogni anno 12 fra questi artisti e gruppi vengono selezionati per partecipare al concorso nato nel 1998 in occasione del 50° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che si svolge a Villadose (RO) e che dà un riconoscimento alla canzone più vicina alla “missione” di Amnesty International con il premio “Una canzone per Amnesty”.

I 6 gruppi finalisti della scorsa edizione del concorso sono i protagonisti di “Voci per la Libertà 2004”, il cd compilation che verrà distribuito in tutta Italia dalla Self a partire da gennaio 2005. Dodici tracce (due per ogni band) che esplorano i generi musicali più disparati: dal folk personalizzato dei vincitori Riserva Moac, al cantautorato popolare dei Terramare (Premio della Critica), passando per l’elettronica “brasiliana” di Sandy Müller Duo (Premio Giuria Popolare), fino al mind rock dei Pekisch, al pop-rock dei Jailsound e al fine cantautorato dei Fabularasa. Dodici canzoni che per l’anno 2005 rappresenteranno l’iniziativa di Voci per la Libertà: lasciare che sia la musica a sensibilizzare l’orecchio e il cuore del pubblico sul messaggio umanitario di Amnesty International.

 

Tracklist

 

1. “Ungaretti” Riserva Moac (Premio Una canzone per Amnesty)
2. “Di vedetta sul mondo” Riserva Moac

3. “Preghiera di notte” Terramare (Premio della Critica)
4. “Nero argentino” Terramare

5. “Nunca aconteceu comigo” Sandy Müller Duo (Premio Giuria Popolare)
6. “Cai chuva cai” Sandy Müller Duo

7. “Lontano da ieri” Pekisch
8. “Oro bianco” Pekisch

9. “New Decade Lie” Jailsound
10. “Mist” Jailsound

11. “Allende” Fabularasa
12. “Fiorile” Fabularasa

 

*Contenuto extra: videoclip “Ungaretti” (regia di Stefano Bertelli)


SLOGAN