Adolfo Durante, Premio Amnesty International Italia Emergenti 2015, pubblica mercoledì 25 maggio il singolo Una voce per te, scritto e prodotto da Enrico Andreini con il testo di Sandra von Borries.

adolfo e ballerino ridimensionata

Il brano è ispirato alla lettera scritta dal piccolo Doudi al padre, il blogger saudita Raif Badawi, condannato a 10 anni di carcere e a 1000 frustate per aver fondato Free Saudi Liberals, un forum online di dibattito su temi politici, sociali e religiosi.

Le parole commoventi di Doudi, che trasudano il dolore di un figlio lasciato forzatamente senza il genitore e che, a un tempo, sostengono la giusta lotta paterna, diventano un inno alla libertà e alla dignità, che Adolfo rafforza attraverso il suo canto: la sua voce corposa e carismatica si giostra sinuosa tra momenti più ripiegati dal sentimento e toni più intensi di denuncia dei soprusi, dando vita a una canzone d’autore a tratti rockeggiante, suggestiva e davvero commovente.

 

copertina singolo adolfo durante small

 

Il brano è coprodotto da Voci per la Libertà e Amnesty International Italia, che dal 2015 ha adottato il caso di Raif Badawi e che continua a chiederne la liberazione. Il video clip che accompagna Una voce per te è girato dal regista Walter Ciurnella nell’evocativo scenario dell’ex carcere maschile di Perugia e impreziosito dalla performance del coreografo iraniano Afshin Varjavandi.

 

 

 

 

 

 Ecco a voi il videoclip di Una voce per te:

Adolfo Durante introduce Una voce per te nei suoi prossimi live inseriti nel programma della 19° edizione del festival Voci per la Libertà: il 18 giugno per la Festa dei 1000 giovani per la nuova Musica a Mantova, il 24 giugno a Rovigo all’interno della manifestazione Il carcere in piazza e il 14 luglio a Rosolina Mare per la serata di apertura di Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty.

Il 18 giugno a Mantova, oltre ad Adolfo Durante, altri due artisti legati ad Amnesty International Italia partecipano alla Festa dei 1000 giovani per la nuova Musica: Mud, Premio Amnesty International Italia Emergenti 2014, e Anna Luppi, Premio Web di Voci per la Libertà nel 2014.

In occasione del lancio di Una voce per te, Amnesty International Italia porta all’attenzione un altro caso di prigionieri di coscienza, quello del fotogiornalista egiziano Mahmoud Abu Zeid, noto come Shawkan, arrestato il 14 agosto 2013 mentre stava seguendo per conto dell’agenzia londinese Demotix il violento sgombero di un sit-in convocato dalla Fratellanza musulmana a Rabaa al-Adawiya, quartiere del Cairo in Egitto.

 

Shawkan Mohamed El Raai

 

Mahmoud Abu Zeid è accusato di “adesione a un’organizzazione criminale”, “omicidio”, “tentato omicidio”, “partecipazione a un raduno a scopo di intimidazione, per creare terrore e mettere a rischio vite umane”, “ostacolo ai servizi pubblici”, “tentativo di rovesciare il governo attraverso l’uso della forza e della violenza, l’esibizione della forza e la minaccia della violenza”, “resistenza a pubblico ufficiale”, “ostacolo all’applicazione della legge” e “disturbo alla quiete pubblica”.

Se riconosciuto colpevole, rischia la pena di morte. La prossima udienza sul suo caso è prevista il 31 maggio.

Qui un approfondimento sul caso di Abu Zeid