Nella serata finale di Voci per la Libertà a Lorenzo Lepore il 25° premio Amnesty International Italia emergenti, a Carmen Consoli il premio dei big ed il gran finale con i Modena City Ramblers.

Nella tre giorni di musica e diritti umani a Rosolina Mare (Rovigo) anche Miguel Gobbo Diaz, Dolcenera, Anna Luppi, Do’Storieski, Blindur, gli 8 emergenti in concorso. A completare il programma, due incontri/aperitivo tra musica e parole con Duccio Pasqua e Stefano Corradino e due mostre legate ai venticinque anni del festival e alla Dichiarazione universale dei diritti umani.

Una tre giorni per ribadire attraverso l’arte e la musica che “Sui diritti umani non si torna indietro”. Due gli appelli di Amnesty International che accompagneranno i vari appuntamenti: quello di libertà per lo studente egiziano Patrick Zaki e la richiesta di proteggere i civili e fermare l’aggressione contro l’Ucraina. Il festival sostiene inoltre KidActions, un progetto, cofinanziato dalla Commissione europea, della durata di due anni che mira a diffondere consapevolezza su bullismo e cyberbullismo tra gli adolescenti attraverso metodi di educazione interattiva basati su dinamiche di gioco, all’interno di contesti di apprendimento formali e non. Durante il festival la prima manifestazione legata alla nuova campagna globale di Amnesty International PROTEGGO LA PROTESTA.

Lorenzo Lepore da Roma con la canzone “Finalmente a casa” (sul tema dei senzatetto) ha vinto domenica sera il Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti, queste le sue parole: “Vincere questo premio ha per me un valore enorme. Mi viene in mente il momento in cui al pianoforte ho scritto questa storia. Non sempre la gente ha voglia di ascoltare le storie, specialmente quando non sono propriamente allegre e spensierate. Il pubblico di Amnesty invece è entrato profondamente in questo brano facendosi travolgere da ogni sua sfumatura. Così che la storia di un senzatetto è diventata la storia di tutti. Dalla disillusione ironica di un “buongiorno” al gelo di una notte perfida.
Mi auguro davvero che questa canzone possa diventare l’inno di un progetto che ho in mente da tempo. Un’organizzazione che restituisca la dignità a tutte quelle persone che non possiedono una casa. È un diritto inalienabile di tutti, spesso e volentieri dimenticato dalle istituzioni. Di fatti l’applauso più grande va ad “Amnesty” che ogni anno accoglie canzoni che si battono per la vita”.
A Lorenzo Lepore in quanto vincitore assoluto andrà la produzione di un videoclip o di un cd singolo e anche un bonus offerto da Noise Symphony Music e Indieffusione e dal MEI di Faenza.

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Nella finale in cui c’erano anche Adolfo Durante & Gabriele Morini e i Rumba de Bodas, il Premio della critica è andato a La Scelta, anche loro da Roma, con “Ho guardato il cielo”, mentre quello della giuria popolare a CombLove da Ferrara con “Heavy Bracelets”,mentre alle semifinali avevano partecipato anche Le canzoni giuste, Eliachesuona e Freakybea.

La prestigiosa e folta giuria che ha decretato i vincitori della sezione emergenti era composta, tra semifinali e finale, da: Claudio Agostoni (Radio popolare), Eugenio Alfano (Coordinamento migranti Amnesty International Italia), Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Ileana Bello (Direttrice Amnesty International Italia), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Francesca Corbo (Amnesty International Italia), Nicola Dalla Pasqua (Amnesty International Veneto), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (giornalista e operatore culturale), Miguel Gobbo Diaz (attore), Chiara Gullotta (Ufficio Edu Amnesty International Italia), Aldo Foschini (La Musica nelle Aie), Michele Lionello (direttore artistico Voci per la Libertà), Ivan Malfatto (Gazzettino), Gianluca Mura (Radio41), Riccardo Noury (portavoce Amnesty International Italia), Duccio Pasqua (Rai Radio1), Francesco Pozzato (Voci per la Libertà), Adila Salah (Indieffusione/Noise Symphony), Maurizio Zannato (Radio BlueTu).

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