Voci per la Libertà al MEI per chiedere lo stop al genocidio nella Striscia di Gaza

Come da tradizione anche quest’anno Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty porterà il meglio dell’ultima edizione del festival al MEI di Faenza, punto di riferimento per la musica indipendente italiana. Il 4 ottobre sul palco principale di Piazza del Popolo si esibirà Giovanni Segreti Bruno, vincitore del Premio Amnesty International Italia Emergenti 2025 con il brano “Notre Drame”, una composizione intensa e toccante che si distingue per la sua capacità di tradurre il dolore e la rabbia in un appello universale alla coscienza. Le sue canzoni parlano di storie personali e collettive, di speranza e resistenza, con uno stile che mescola cantautorato italiano e influenze internazionali. La sua voce calda e autentica, unita a una scrittura diretta e sincera, lo rende uno degli artisti emergenti più interessanti del panorama attuale.

Di grande importanza sarà anche l’iniziativa “Una voce per Gaza”, che vede l’unione di forze fra Voci per la Libertà, Amnesty International, EdicolAcustica e il MEI. Di fronte alla tragedia che sta devastando la Striscia di Gaza si darà voce al mondo della musica indipendente in un appello corale. Sabato 4 e domenica 5 ottobre infatti sarà allestito in Piazza Nenni uno stand dove si svolgerà una vera e propria maratona di solidarietà artistica.

 

Gli artisti che lo desiderano potranno esibirsi in una breve performance con brani, poesie, riflessioni, letture e testimonianze che abbiano l’obiettivo di mantenere viva l’attenzione sulla crisi e sostenere le richieste di Amnesty International. Chi fosse interessato potrà dare adesione alla mail vociperlaliberta@gmail.com, fornendo una breve descrizione della performance che intende proporre. Verrà successivamente ricontattato per definire tutti i dettagli.

L’evento sarà il megafono di un grido d’allarme che non può più essere più ignorato. Sottolineano gli organizzatori: “Due anni di assedio, bombe, fame, sfollamenti. Due anni di genocidio portato avanti da Israele nei confronti della popolazione palestinese. Due anni di silenzio complice. La Striscia di Gaza è stata devastata sotto gli occhi del mondo: scuole distrutte, ospedali bombardati, quartieri cancellati, infrastrutture civili colpite, famiglie intere sterminate. Due anni di migliaia di morti, un’intera popolazione sfiancata e intere città rase al suolo. L’Unione europea e i suoi stati membri sono tenuti a proibire qualsiasi attività commerciale o forma di investimento che possa alimentare tali gravi violazioni. Ogni giorno di inattività da parte dell’Unione europea accresce il pericolo di una complicità con le azioni di Israele”.

 

Le richieste sono:

  • la cessazione immediata del genocidio nella Striscia di Gaza e l’avvio di indagini internazionali indipendenti sotto l’egida delle Nazioni Unite e della Corte penale  internazionale;la fine dell’occupazione militare e del blocco illegale sulla Striscia di Gaza;
  • la fine del sistema di apartheid israeliano;
  • lo stop immediato alla vendita di armi, munizioni e sistemi a duplice uso da parte dell’Italia e dell’Unione europea verso Israele, come previsto dal Trattato sul commercio di armi, dalla legge 185/90 e dai principi di diritto internazionale.

Pedras et Sonus 2025: jazz, diritti umani e Palestina in scena a Mogoro

Dal 17 al 23 agosto 2025, Mogoro e il territorio della Marmilla si preparano ad accogliere l’ottava edizione del Pedras et Sonus Jazz Festival, sotto la direzione artistica della clarinettista e compositrice Zoe Pia. Non si tratta di un semplice festival musicale: Pedras et Sonus è un viaggio sonoro e sensoriale che unisce le atmosfere intime del jazz alla scoperta dei luoghi, delle persone e delle storie della Sardegna più autentica. Negli anni, il festival ha saputo trasformare piazze, cortili, chiese e cantine in palcoscenici suggestivi, facendo incontrare il pubblico con artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero, in un clima di vicinanza e scambio che solo la musica dal vivo sa creare.

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A Giovanni Segreti Bruno il Premio Amnesty Emergenti Paolo Jannacci chiude Voci per la libertà 2025

Giovanni Segreti Bruno ha vinto la 28a edizione del Premio Amnesty, sezione Emergenti, con il suo brano “Notre Drame”, nella finale del festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”.  A Manuela Zero con “Le carezze di Giulio” è andato il Premio della critica, mentre il Premio della giuria popolare se l’è aggiudicato Lady Sox con “Senza ragione” e il Premio dello staff ad Andrea Kabo con “100 anime”.  In gara anche Manù Squillante con “Vizi e virtù”.

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Ad Adria l’anteprima di Voci per la libertà con le “Giovani Energie musicali”

Sabato 5 luglio ad Adria in Piazza Groto alle 19.00 sarà un aperitivo musicale ad aprire la ventottesima edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” che vedrà il suo clou a Rovigo dal 18 al 21 luglio. Il noto festival che unisce musica e diritti umani a fianco di Amnesty International e che dal 14 luglio, sempre a Rovigo, sarà anticipato dalla “Settimana dei diritti umani” avrà la sua anteprima ad Adria con una serata musicale ideata e realizzata dai giovani per i giovani. Sul palco le Unplugged Beats, giovanissime artiste rodigine, e OBI, vincitore del Premio Giuria Popolare di “Voci per la Libertà” 2023.

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GIOVANNI SEGRETI BRUNO VINCE IL PREMIO DEI GIOVANI DI AMNESTY 2025

Giovanni Segreti Bruno con il brano “Notre Drame” si aggiudica il primo posto alle semifinali di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” che si terranno a Rovigo dal 18 al 20 luglio 2025!

Con questo brano l’artista invita ad ascoltare con “gli occhi al cuore” e a non restare sordi al dolore altrui, trasformando la musica in un mezzo di consapevolezza e resistenza.

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IL CONCORSO DEDICATO A CANTANTI E GRUPPI MUSICALI EMERGENTI

Il Premio Amnesty International Italia Emergenti, premia il brano che meglio interpreta e diffonde i principi della Dichiarazione universale dei diritti umani. I partecipanti devono presentare testi e musica di propria produzione, che non necessariamente devono essere inediti.
Ogni anno, centinaia di gruppi e artisti solisti provenienti da tutta Italia partecipano alle preselezioni, che portano alla selezione degli otto finalisti. Questi finalisti si esibiscono durante le serate finali del festival, durante le quali una giuria specializzata composta da esponenti dei media, giornalisti, radio e televisione, seleziona il vincitore.

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Voci per la libertà 2024: musica e diritti umani in una playlist unica

Il 10 dicembre, in occasione dell’anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, esce “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty 2024”, la raccolta musicale che celebra la ventisettesima edizione dell’omonimo festival che unisce musica e diritti umani.

La playlist dell’edizione 2024, che si è svolta a Rovigo dal 19 al 21 luglio, è ora disponibile su Spotify

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