300px-Eleanor_Roosevelt_and_Human_Rights_Declaration

L’anniversario della DUDU

300px-Eleanor_Roosevelt_and_Human_Rights_DeclarationLa Dichiarazione universale dei diritti umani (DUDU) è il documento più famoso sui diritti umani. È stata adottata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948 e riguarda tutte le persone del mondo, senza distinzioni, perché esistono diritti inalienabili di cui ogni essere umano deve poter godere per il solo fatto di essere al mondo. Purtroppo ancora oggi troppo spesso i principi contenuti nella DUDU non vengono rispettati dai governi.

 

Alla fine della Seconda guerra mondiale le nazioni del mondo si guardarono indietro con orrore. Nel corso di pochi anni, infatti, la violenza fatta ai diritti dei singoli e di popoli interi causò la perdita di milioni di vite umane. La persecuzione e lo sterminio degli ebrei (e di altre minoranze, come gli zingari e gli omoses-suali), le esplosioni atomiche, furono tutte terrificanti dimostrazioni del potenziale distruttivo dell’umanità. Con l’obiettivo di salvare le future generazioni da nuove guerre e nuove persecuzioni, le Nazioni Unite si assunsero quindi il compito di stilare una dichiarazione che riflettesse il legame indissolubile tra il rispetto dei diritti umani e la sopravvivenza stessa dell’umanità. Fu un evento storico: per la prima volta la comunità internazionale si assumeva la responsabilità della tutela e della promozione di specifici diritti posti alla base della convivenza civile. Così, dall’esperienza della violenza scaturì una forte affermazione della dignità inviolabile di tutti gli esseri umani.


ARTICOLO 1

“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.”

 

Clicca qui per andare alla Dichiarazione universale dei diritti umani

 

In occasione del il 64° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, l’Associazione Culturale Voci per la Libertà in collaborazione con Amnesty International, l’Associazione Atena, il Centro Ricreativo Giovanile, la Scuola Primaria di Villadose, l’Amministrazione Comunale di Villadose, la Banca di Credito Cooperativo del Polesine e il quotidiano La Voce di Rovigo hanno presentato una serie di iniziative dal titolo: “I DIRITTI UMANI NEGLI OCCHI DELLE DONNE”.

 

DUDU_2012_450

 

Il filo conduttore di questo percorso è stato l’osservazione dei i diritti umani attraverso l’universo femminile, proprio in occasione della campagna di Amnesty International “ALZA LA VOCE PER CHI NON HA VOCE”, finalizzata a salvare la vita delle donne che lottano in Medio Oriente e in Nordafrica.

 

Venerdì 30 novembre, presso la sala polivalente del CRG di Villadose c’è stata la proiezione del bellissimo film di Luc Besson “The Lady – l’amore per la libertà”.

Il film, attraverso straordinarie immagini e dialoghi, ha raccontato la straordinaria avventura umana e politica di Aung San Suu Kyi (l’attivista birmana Premio Nobel per la Pace nel 1991), costretta agli arresti domiciliari quasi ininterrottamente dal 1989 al 2007 e separata a forza dal marito e dai figli residenti in Inghilterra.

La figura di Aung San Suu Kyi è di certo una delle più toccanti e ammirevoli fonti d’ispirazione politica e umana degli ultimi decenni: è infatti una paladina dei diritti democratici che per la libertà del suo paese e del suo popolo ha per oltre vent’anni sacrificato la propria vita e gli affetti familiari.

 

Venerdì 7 dicembre presso la Sala Europa di Villadose c’è stata la rappresentazione teatrale del Teatro Polivalente di Occhiobello “Facciamo silenzio”. La rappresentazione tratta del tema della violenza sulle donne e vede la partecipazione di oltre 20 attori. Questa è stata un’ulteriore occasione di collaborazione tra Voci per la Libertà e il TPO dopo la realizzazione, di alcuni anni fa, di due videoclip.

 

L’opera teatrale di Ferdinando De Laurentis rappresentata dal Teatro Polivalente di Occhiobello è un’analisi continua del tema della violenza sulle donne. Il tutto è effettuato attraverso il percorso psicoanalitico di Sara che da bambina è stata testimone delle violenze attuate da suo padre nei confronti della madre e che hanno portato alla morte del giovane fratello. Una storia realmente accaduta, raccontata nello studio di un analista. Sara rivive anche la sua drammatica storia d’amore fino alla completa elaborazione dei suoi lutti più importanti. Soltanto al termine di questo percorso la giovane potrà darsi alla vita liberandosi dei fantasmi che l’hanno tormentata nel corso della sua vita.

 

Teatro_DUDU_2012_min Teatro_DUDU_2012_1_min Teatro_DUDU_2012_2_min
Teatro_DUDU_2012_3_min Teatro_DUDU_2012_5_min

Teatro_DUDU_2012_6_min

 

 

La rassegna di iniziative si è conclusa con il suo momento più bello lunedì 10 dicembre (giornata del 64° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani) presso le scuole primarie di Villadose.

In questa occasione è stato presentato il CALENDARIO DEI DIRITTI UMANI, un progetto realizzato attraverso i disegni dei bambini stessi. Il calendario dei diritti umani è stato contestualmente presentato anche presso la sede della Provincia di Rovigo dove si sono incontrati i consigli comunali dei ragazzi dell’intera provincia.

 

Durante la mattinata c’è stata anche la proiezione del cartone animato “P.O.P. – pace of peace”. Un cartone animato sulla pace ideato e scritto da studenti israeliani e palestinesi, vincitore del “Premio cinema e cultura del dialogo” alla 61° Mostra del Cinema di Venezia. Otto ragazzi israeliani e otto palestinesi, con i loro insegnanti e rispettivi Sindaci sfidano occupazione e attentati, blitz e terrorismo. Insieme, con coraggio e intelligenza, cominciano un importante percorso di pace.

 

La realizzazione del calendario è stata un’importantissima attività che ha coinvolto durante le ultime settimane tutti i bambini e le maestre della scuola primaria di Villadose. Gli organizzatori hanno pensato che la maniera migliore per festeggiare la DUDU fosse quello di coinvolgere le giovani generazioni. In futuro potremo avere un mondo migliore solo se giorno per giorno, partendo dai più piccoli, cercheremo di insegnare il rispetto per tutti gli esseri umani.

 

Presentazione_Calendario_DUDU_2012_min Presentazione_Calendario_DUDU_2012_1_min Presentazione_Calendario_DUDU_2012_2_min Presentazione_Calendario_DUDU_2012_3_min
Presentazione_Calendario_DUDU_2012_4_min Presentazione_Calendario_DUDU_2012_5_min Presentazione_Calendario_DUDU_2012_6_min Presentazione_Calendario_DUDU_2012_7_min

Qual è lo strumento più vicino ai bambini per raccontare i diritti umani? La rappresentazione di quest’ultimi attraverso il disegno!

 

Per questa ragione abbiamo lanciato il concorso “DISEGNA I DIRITTI UMANI”. Grazie all’aiuto delle maestre, durante le ultime settimane gli alunni hanno espresso la loro fantasia attraverso i disegni. Sono stati realizzati dei bellissimi lavori che possono parlare anche ai più grandi. IL DIRITTO ALLA SCUOLA, IL DIRITTO ALLA SALUTE, IL DIRITTO ALLA FAMIGLIA, IL DIRITTO ALLA PACE, IL DIRITTO A VIVERE IN UN MONDO PULITO, IL DIRITTO ALL’ UGUAGLIANZA, IL DIRITTO ALLO STUDIO, IL DIRITTO AL GIOCO, IL DIRITTO ALL’AMICIZIA, IL DIRITTO AD AVERE UNA CASA, IL DIRITTO ALLE COCCOLE…. e questi sono solo alcuni dei diritti rappresentati. E’ stato fatto davvero un lavoro stupendo e abbiamo pensato che fosse utile diffondere il più possibile questi temi. Per fare questo abbiamo deciso di realizzare IL CALENDARIO DEI DIRITTI UMANI.

 

In questo bellissimo calendario, oltre ai disegni dei bambini, sono state inserite le giornate più significative legate ai diritti umani. Infatti, unitamente all’anniversario della DUDU vi figurano: la giornata della memoria, la giornata dei migranti, la giornata contro la povertà, la giornata dei diritti dei bambini e degli adolescenti e tantissime altre. In questo modo, durante tutto l’anno, sarà possibile riflettere sui diritti inviolabili di tutte le persone del mondo!

 

calendario_proiezione

 

SCARICA IL CALENDARIO IN ALTA RISOLUZIONE

 

w4r_rgb_600bis_

Write for Rights 2012

w4r_rgb_600bis_La maratona “Write for Rights 2012” di Amnesty International è partita!

La maratona riparte! Corri con Amnesty?

 

Il 10 dicembre 2012 è l’anniversario della firma della Dichiarazione universale dei diritti umani che garantisce i diritti di tutte le persona in ogni angolo della terra. Per celebrare con noi questa importante giornata partecipa a “Write for Rights – una lettera per i diritti umani”, una maratona mondiale a cui ogni anno prendono parte milioni di persone in oltre 50 paesi nel mondo! Anche quest’anno tantissime persone scriveranno migliaia di lettere in favore di donne e uomini prigionieri di coscienza, torturati, maltrattati o in pericolo a causa del loro impegno pacifico per i diritti umani. Più di 30 Sezioni di Amnesty International nel mondo hanno già aderito. Unisciti a noi! Dal 3 al 16 dicembre invieremo il maggior numero possibile di lettere e raccoglieremo migliaia di firme in favore di attivisti e difensori dei diritti umani.

 

www.firmiamolitutti.it

 

ATTIVARSI PUÒ FARE LA DIFFERENZA IN ALCUNI CASI:

Nel 2009 migliaia di attivisti di Amnesty International hanno inviato appelli a sostegno di nove attiviste per i diritti delle donne in Nicaragua che stavano affrontando un ingiusto processo. Erano accusate di aver commesso un crimine per aver lavorato in difesa del diritto a servizi sanitari per la salute sessuale e riproduttiva delle donne e delle ragazze. Il procedimento legale contro di loro è stato finalmente chiuso nel 2010.

 

…IN ALTRI CASI PUÒ RICORDARE ALLE PERSONE DI NON ESSERE SOLE:

La comunità di pace di San Josè de Apartado, che rifiuta di schierarsi all’interno del conflitto armato in Colombia e i cui membri sono in constante pericolo,ha ringraziato Amnesty International. I membri della comunità hanno detto che, grazie ai messaggi di solidarietà ricevuti da tutto il mondo, non si sentono soli nel combattere per le proprie convinzioni.

 

Firma_appello_screenshot_1

 

Un anno fa insieme a centinaia di migliaia di persone nel mondo abbiamo partecipato alla maratona “Write for Rights – Una lettera per i i diritti umani”. Abbiamo raccolto 636.139 firme, di cui 89.027 solo in Italia.

 

Abbiamo chiesto il rispetto dei diritti umani di Mohammad Sadiq Kabudvand, Jean-Claude Roger Mbede, dei prigionieri politici del campo di Yodok, di Inés Fernández Ortega, Valentina Rosendo Cantú e Jabbar Savalan. Quest’ultimo anche grazie alla nostra firma è stato rilasciato il 26 dicembre 2011, pochi giorni dopo la fine della maratona.

 

Adesso hanno bisogno di noi Ales Bialiatski, Gao Zhisheng, Azza Hilal Ahmad Suleiman, María Isabel Franco e gli abitanti di Bodo. La maratona 2012 è dedicata a loro.

 

 

Fai sentire la tua voce, corri insieme ad Amnesty International!

firma-salva

 

 

Attraverso la maratona “Write for Rights – una lettera per i diritti umani” speriamo di riuscire a

migliorare le condizioni di vita di cinque persone che vivono ogni giorno violazioni dei diritti umani:

 

Ales_Bialiatski 

 

 

Ales Bialiatski – Bielorussia

Sono stato condannato a quattro anni e mezzo di carcere perché ho utilizzato i miei conti correnti bancari all’estero per finanziare lamia organizzazione, Centro per i diritti umani Viasna, che le autorità del mio paese, la Bielorussia, non riconoscono formalmente. Da oltre un anno sono detenuto nel carcere di Babruisk.

Gao_Zhisheng 

 

 

Gao Zhisheng – Cina

Sono un avvocato per i diritti umani. Sono stato arrestato, torturato e umiliato. La mia famiglia non ha avuto mie notizie per  diverso tempo, non sapevano nemmeno se ero vivo o morto. Mi trovo nella prigione della contea di Shaya, nel nord-ovest della Cina.

Azza_Hilal 

 

 

Azza Hilal Ahmad Suleiman – Egitto

Stavo manifestando in piazza Tahrir, quando i soldati ci hanno attaccato. Mentre scappavo ho visto una ragazza a terra, la stavano spogliando e picchiando. Ho cercato di portarla via, ma mi hanno colpita selvaggiamente, provocandomi fratture al cranio. Ora voglio giustizia.

 

Mara_Isabel_Franco 

 

 

María Isabel Franco – Guatemala

Mia figlia, María Isabel Franco, aveva 15 anni quando è stata violentata e uccisa barbaramente nel 2001. Mi sono scontrata con  l’indifferenza delle autorità, che non hanno indagato in modo adeguato. Da 11 anni porto avanti questa battaglia per la giustizia.

Abitanti_di_Bodo 

 

 

Bodo – Nigeria

Dopo il 28 agosto del 2008, la nostra vita è cambiata drasticamente. La fuoriuscita di petrolio dagli oleodotti della Shell ha  inquinato la terra e le acque intorno a Bodo, ma non c’è stata bonifica. Siamo diventati ancora più poveri e la nostra salute è a rischio.

 


 

 

Firma_appello_screenshot_2

DUDU_2012_home

I diritti umani negli occhi delle donne

DUDU_2012_homeIn occasione del il 64° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, l’Associazione Culturale Voci per la Libertà in collaborazione con Amnesty International, l’Associazione Atena, il Centro Ricreativo Giovanile, la Scuola Primaria di Villadose, l’Amministrazione Comunale di Villadose e con il contributo della banca di Credito Cooperativo del Polesine presentano una serie di iniziative dal titolo: “I DIRITTI UMANI NEGLI OCCHI DELLE DONNE”.

Read More “I diritti umani negli occhi delle donne”

LaNaveDolce_35x50_ott2012_ok

“LA NAVE DOLCE” al cinema dall’8 novembre

LaNaveDolce_35x50_ott2012_okDaniele Vicari racconta l’incredibile viaggio verso della libertà di 20.000 albanesi. Era l’8 agosto 1991!

 

L’8 agosto 1991 una nave albanese, carica di ventimila persone, giunge nel porto di Bari. La nave si chiama Vlora.

A chi la guarda avvicinarsi appare come un formicaio brulicante, un groviglio indistinto di corpi aggrappati gli uni agli altri.

Le operazioni di attracco sono difficili, qualcuno si butta in mare per raggiungere la terraferma a nuoto, molti urlano in coro “Italia, Italia” facendo il segno di vittoria con le dita.

La Vlora è un vecchio mercantile costruito all’inizio degli anni Sessanta a Genova.

Il 7 agosto 1991 la nave, di ritorno da Cuba, arriva al porto di Durazzo, nella stiva diecimila tonnellate di zucchero.

Sono in corso le operazioni di scarico quando una folla enorme di migliaia di persone assale improvvisamente il mercantile, costringendo il capitano Halim Milaqi a fare rotta verso l’Italia.

È una marea incontenibile di uomini, ragazzi, donne, bambini.

C’è Eva che sale arrampicandosi lungo le cime d’ormeggio insieme al marito.

C’è Kledi, un ragazzino che si trova in spiaggia con gli amici quando decide di seguire incuriosito la folla che va verso il porto. C’è il piccolo Ervis con la sua famiglia, c’è Robert, giovane regista con i suoi compagni di studi.

Qualcuno, una volta a bordo, incontra un fratello, un amico.

Il motore centrale è in avaria, non c’è cibo, né acqua. Solo zucchero.

Il sole di agosto arroventa il pontile. Poi scende la notte, il capitano governa la nave senza poter utilizzare il radar, evita anche una collisione.

Il mattino dopo, ad attendere la Vlora c’è una città incredula e stordita e uno stadio di calcio vuoto, dove, dopo lunghissime operazioni di sgombero del porto, gli albanesi vengono rinchiusi prima del rimpatrio.

 

repertorio4 repertorio1 repertorio3

 

Sono passati ventuno anni da quel giorno.

La maggior parte di coloro che salirono sulla nave, carica di zucchero, vennero rispediti in Albania ma gli sbarchi continuarono e qualcuno tentò ancora la traversata.

Oggi vivono in Italia quattro milioni e mezzo di stranieri.

 

La nave dolce esce in sala il prossimo 8 novembre distribuito da Microcinema. Il film presentato Fuori Concorso con grande successo di pubblico e critica all’ultimo Festival di Venezia, dove ha vinto il Premio Pasinetti, assegnato dal Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani. Ha ricevuto il plauso di molte associazioni, tra cui Amnesty International, Unicef, Emergency, Caritas, Libera.

 

“Vicari è così abile a montare le storie dei testimoni con le immagini d’epoca che La nave dolce si segue come fosse un film di finzione capace di trasmettere l’emozione del reale”

La Stampa

 

“Un film indispensabile”

Hollywood Party

 

“Vicari per affrontare il presente volge lo sguardo al passato evocando quella che è stata la madre di tutti gli sbarchi”

L’Unità

 

“Questa storia torna a imporsi alla nostra attenzione grazie a Daniele Vicari, regista del rigore, dell’urgenza di raccontare e dell’esigenza di tradurre in immagini la vita più che la verità

Comingsoon

 

Daniele-Vicari-Getty

«Non è facile raccontare un evento collettivo al cinema, il territorio privilegiato del racconto cinematografico solitamente è l’eroe o l’antieroe. La nave dolce si intreccia nella mia coscienza di narratore con Diaz. Non so dire fino in fondo il perché, ma sento che hanno qualcosa in comune. Oltre alla casualità di essere stati realizzati contemporaneamente, parallelamente, entrambi raccontano episodi collettivi che rappresentano una porzione di avvenimenti storico-politici più grandi e complessi. Ma entrambi nell’essere la “pars pro toto” tentano di restituire il senso del tutto attraverso l’esperienza di una molteplicità di persone. (…) Come Diaz, La nave dolce è un film che mi si è imposto, mi ha costretto a superare lo schema narrativo in tre atti, prendendo a prestito strutture più ampie dalla tragedia e dalla narrativa classica. I due film sono una sfida radicale ai miei limiti di narratore, devo ammetterlo. Infatti sono due “mostri” che mi hanno fatto soffrire e gioire come non mi era mai accaduto prima». Daniele Vicari

 

 

TRAILER UFFICIALE DEL FILM

screen_la_nave

 

Con Eva Karafili, Agron Sula, Halim Milaqi, Kledi Kadiu, Robert Budina, Eduart Cota, Alia Ervis, Ali Margjeka, Giuseppe Belviso, Nicola Montano, Domenico Stea, Fortunata Dell’Orzo, Luca Turi, Raffaele Nigro, Maria Brescia, Luigi Roca, Vito Leccese.

Regia di Daniele Vicari, soggetto di Antonella Gaeta, fotografia di Gherardo Gossi, montaggio di Benni Atria, musica originale di Teho Teardo (Ed. musicali Indigo Film srl)

 

Una produzione INDIGO FILM e APULIA FILM COMMISSION, prodotto con RAI CINEMA in co-produzione con SKA-NDAL PRODUCTION e in collaborazione con TELENORBA. Distribuzione: MICROCINEMA

 

Per ulteriori info:

www.indigofilm.it

www.facebook.com/lanavedolce

https://twitter.com/LaNaveDolce

sms-2012

Alza la voce per chi non ha voce

sms-2012Migliaia di donne lottano per affermare i loro diritti.

 

Migliaia di donne vengono imprigionate, condannate, torturate, fatte tacere. Perché donne.

 

Come Nasrin Sotoudeh, avvocata iraniana, incarcerata per aver difeso un oppositore. Razan Ghazzawi, siriana, blogger, perseguitata per aver scritto contro il governo. Salwa Husseini, egiziana, torturata per aver manifestato. Sheima Jastaniah, condannata in Arabia Saudita a 10 frustate per aver guidato da sola un’auto.

 

Proteggile dal carcere, dalla violenza, difendi la loro vita.

Per questo Amnesty International Italia lancia “Io sono la voce”, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi tramite SMS solidale al 45509, attiva dal 29 ottobre al 25 novembre, data quest’ultima in cui ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

 

Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari TIM Vodafone, Wind, 3 PosteMobile, CoopVoce e Nòverca. Sarà di 2 euro per ciascuna chiamata da rete fissa TWT e di 2 o 5 euro per ciascuna chiamata da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastwebnet.


Alza il telefono, alza anche la tua voce.

Chiama o invia un SMS al 45509.

Insieme possiamo salvarle!

 

Tra le molte persone che saranno accanto ad Amnesty International Italia nelle prossime quattro settimane, testimonial d’eccezione della campagna “Io sono la voce” sono Cesara Buonamici, Barbara d’Urso e Antonella Elia, che hanno scelto di sostenere la causa di queste donne concedendo gratuitamente il proprio volto e la propria voce.

 

screen_sms_2012

 

“…Ci vorrà molto tempo prima che le conseguenze della primavera si facciano davvero sentire nei paesi arabi…

Nonostante ciò sono ottimista, perché non ci arrenderemo.”

Hedel Hashmin, studentessa egiziana

 

 

Dall’inizio del 2011, milioni di persone sono scesi nelle piazze del Medio Oriente e Nordafrica per chiedere dignità, diritti umani, giustizia, fine dell’oppressione e della discriminazione.

 

Nelle piazze della “primavera democratica” migliaia di donne hanno preso parola, spesso assumendo la leadership delle proteste. Forza ispiratrice del cambiamento, queste donne hanno sfidato – e continuano a sfidare – vecchi e nuovi regimi repressivi per difendere i diritti umani e promuovere le riforme e l’uguaglianza.

 

Hanno pagato e stanno pagando a caro prezzo
questa loro coraggiosa lotta per i diritti umani

 

Nei paesi in cui non c’è stato un cambio di potere, le donne continuano a subire una forte pressione, persino aumentata a causa del loro protagonismo. Tra questi, la Siria, dove tra la popolazione civile, principale vittima del conflitto armato, le attiviste sono prese di mira perché denunciano o perché chiedono notizie dei familiari in carcere o scomparsi dopo l’arresto. In Arabia Saudita, da settembre 2011 le donne possono votare e candidarsi alle elezioni municipali, ma non possono viaggiare né avere un lavoro retribuito, non possono avere un’istruzione superiore né sposarsi senza l’autorizzazione di un uomo. In Iran, attiviste, giornaliste e blogger sono in carcere perché hanno difeso i diritti delle donne, pubblicato un articolo o rilasciato un’intervista. In Bahrein, tra gli attivisti colpiti per il loro lavoro in difesa dei diritti umani ci sono diverse donne.

 

In quei paesi in cui nuove autorità sono salite al potere, i diritti delle donne sono messi a rischio da forze politiche che mirano a mantenere la loro subordinazione e, in alcuni casi, ad aggravare la discriminazione di genere, come in Tunisia o nell’Egitto del post Mubarak, dove attiviste, studentesse e giornaliste straniere subiscono violenze e molestie sessuali.

 

sms_donne_manif

 

Amnesty International Italia, dal 2011, lavora al fianco di queste donne coraggiose perché cessino le violazioni dei loro diritti umani e siano adottate leggi che pongano fine alla discriminazione di genere.

 

Per continuare in modo efficace questo lavoro, lanciamo la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi tramite sms solidale al 45509 “Io sono la voce”.

 

Le donazioni ricevute consentiranno ad Amnesty International di proseguire nel 2013 la sua principale campagna globale, sui diritti umani in Medio Oriente e Nordafrica, attraverso il potenziamento delle missioni di ricerca nei paesi della regione, il lancio di campagne su temi o paesi specifici, la promozione di appelli per salvare la vita di persone a rischio di tortura o di morte, le pressioni sulle assemblee incaricate di scrivere le Costituzioni e di adottare leggi per porre fine alla violenza sessuale e formare le forze di polizia al rispetto delle donne

 

cartolina10x15_sms

 

 

 

firma_petizione_big11

 

 

Iran: Nasrin Sotoudeh, avvocata per i diritti umani deve essere rilasciata!

 

Bahrein: Zainab Al-Khawaja rilasciata, ma ancora sotto accusa!

 

Bahrein: “confessioni” forzate e processi iniqui per due insegnanti

Privacy Policy

Copyright © 2019. All Rights Reserved.

Associazione Culturale Voci per la Libertà

Sito realizzato da Idee Grafiche